Dopo infinite vicissitudini (campo prenotato ma non disponibile, pioggia battente e sbattente per i giocatori, cambiamento di sede - dall'Olimpic al De Palma, spogliatoi nei bunker sotterranei), si scende in campo, e si vince. Il Katenaccio batte il Rosafante 4 a 2, e anche se raramente gestisce la palla, dà la sensazione di essere superiore in tutti i reparti. In particolare appare evidente il gap tra il nostro attacco e la loro difesa.
I pettirossi, pur giocando di rimessa, hanno divorato non meno di 8 occasioni da gol.
Chila 7: al minuto 4 capisci (quasi) sempre se è giornata o meno. Difficilmente il nostro portiere offre prestazioni anonime ai suoi molteplici fans. O fa cagare, o si esalta. Per fortuna la giornata è buona e quando è chiamato in causa, non sbaglia un colpo. I rischi provengono solo da qualche diagonale errata, da qualche eccesso di agonismo di Yuri o qualche posizionamento infelice della triade. Per il resto, è una garanzia.
Duni 6,5: delude i suoi compagni di reparto sbagliando pochissimo. Nella prima parte di gara sfrutta gli enormi spazi concessi dagli avversari per presentarsi spesso e volentieri in zona tiro. Ma per il primo gol stagionale c'è da attendere chissà quanto. In difesa, invece, porta a casa la pagnotta compensando la sua lentezza cronica del periodo con una sapiente gestione tattica. Ogni tanto si gira e non trova Yuri, ma va bene così.
Yuri 6,5: pur non essendo irreprensibile da un punto di vista tattico (ma questo lo sapevamo già), si fa valere. Segna, e questo è già importante. E lo fa con un gol degno del miglior Soda. Poi in difesa, a parte una sbavatura sul primo gol avversario, sbaglia molto poco. Ogni tanto lo si trova a terra slittante dopo alcuni improbabili tackle, con le gambe all'aria a cercare di intercettare pezzi di gambe o parti di pallone. A noi piace anche perchè è fatto così.
Mimì 6,5: partendo dal presupposto che da terzino non rende come rende da centrale, si difende comunque egregiamente, indovinando molti anticipi e ripartendo con l'azione più di una volta, specie nella seconda parte di gara, quando gli avversari tirano i remi in barca (e si lanciano tutti sulla fascia presunta debole, quella di Duni). Causa un rigore che fa infuriare Chilavert. Ma sono comunque dettagli, vista la partita complessiva dei pettirossi.
Puma 6,5: di solito dà il meglio di sè in situazioni come quelle di giovedì sera (7 vs 7 su un campo 8 vs 8), perchè può lanciare senza grosse pressioni e può anche verticalizzare. Per il capitano, però, non può essere una serata facile a causa dell'inopinata lunghezza del Katenaccio. I terzini devono stare il più vicino possibile a Yuri che riesce, nella stessa partita, a fare il centravanti e lo stopper, ovvero a frequentare entrambe le aree piccole. E allora lui deve correre, correre, correre, e quindi c'è un po' pochino in fase di impostazione.
Marco 7: insieme a Vittorio forma una bella coppia d'attacco. Certo, i punti di riferimento mancano anche a loro stessi, ma sono veloci, bravi coi piedi, tutto sommato si cercano anche se divorano tutto il divorabile. In posizione di prima punta ha bisogno di supporto costante e un motorino che gli gira attorno sembra essere la soluzione tattica migliore. Non ricordiamo, però, le sue storiche bordate. Ma corre tanto, ed è un piacere vederlo giocare.
Vittorio 7: sarà difficile non chiamarlo in futuro. Imprendibile in velocità, bravo coi piedi, ogni tanto innamorato del pallone, ma probabilmente anche io sarei innamorato se non avessi dei ferri da stiro al posto delle zampe. Corre, segna e fa segnare, apre spazi, talvolta arriva addirittura ad esagerare con la fuga e la ricerca dello spazio. Ma insomma, direi che l'ambientamento potrebbe procedere molto speditamente.
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cinque addue
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