una sconfitta inopinata

Il Katenaccio perde ancora, perde ancora di un gol e brucia un'altra occasione per vincere facilmente.

L'infortunio di Chilavert, falciato durante l'azione dell'uno-a-uno del Rosafante, condiziona tutto il resto della gara. La sua uscita dai pali porta prima in porta Yuri (con conseguente affaticamento del settore difensivo sulla destra), poi Mimì, che lascia il centro della difesa completamente sguarnito. In 3 minuti arriva un autogol di Duni e un regalo da Nico dalla fascia destra, e la partita è buttata.

Il Katenaccio gioca di rimessa ed è molto veloce in contropiede, ma non demerita. Però si mostra fessa, rinunciando alla tattica e all'ordine in nome di un'anarchia da divertentismo.

Chila 6: in porta sembra in giornata di grazia. Anche dopo la botta tremenda che lo costringe ad uscire compie un paio di ottimi interventi. Poi la mano lo molla e inizia a girare per il campo dandosi da fare ma indovinando la giocata e la posizione molto raramente. Non possiamo di certo prendercela con lui per la sconfitta.

Duni 5: paga per tutti lì dietro. L'autogol è solo la goccia che fa traboccare il vaso. Il continuo cambio di compagni di reparto non lo aiuta assolutamente. Lui fa il suo compitino ordinato in difesa, in attacco è invece impalpabile. La differenza tra una vittoria e una sconfitta, e trau na sufficienza e un autogol, sta in quella diagonale disperata per coprire Yuri che invece di portare un rischio evitato mette la parola fine alla sfida.

Mimì 6: non sembra impeccabile sin da subito. Perde un po' troppo spesso l'avversario diretto, sopratutto quando la sfida è messa sul fisico. Certo, gli avversari sono più alti e più grossi di lui, ma il centrale ci ha viziato all'anticipo e alla lotta e quando lo vediamo tentennare siamo sorpresi. Poi decide di non farsi rispettare, viene spedito in porta, e a quel punto i pettirossi si sfaldano.

Yuri 4: se di solito si ironizza sul 5 sistematico che gli propino, questa volta quel meraviglioso numero sarebbe stato troppo per il (selezionare un ruolo). Da terzino parte bene, in porta fa quel che può, quando però esce dalla porta perde totalmente il lume della ragione. Alla seconda azione è ala destra mentre Nico sbaglia il passaggio e regala il gol agli avversari. Sull'autogol non si sa dove fosse. Il suo legittimo diritto a divertirsi non deve diventare un alibi per mandare tutto a puttane.

Nico 5,5: i mezzi tecnici e fisici ci sono, ma spesso non è messo nelle condizioni di esprimerlo. Sembra più un uomo offensivo che difensivo, con Marco si trova bene. Quando viene costretto a far la fascia destra appare invece in apprensione e in difficoltà nell'affrontare folate e cambi di gioco degli avversari. Compromette la sufficienza con il grave errore nel finale.

Cruz 6: il solito spettacolo. Alterna giocate pazzesche (su tutte, il palo dopo aver dribblato entrambe le squadre) a pause di 15 minuti. Si vede da subito che non ha moltissima voglia di passare il pallone, e questo di per sè è già un problema. Tendenzialmente gli va bene, perchè riesce a rendersi pericoloso in più occasioni, ma quando si tratta di metterci un po' di intelligenza e di sacrificio non risponde. E forse è anche sbagliato chiedergli di rientrare.

Puma 6,5: il migliore dei nostri. Ha spesso la palla tra i piedi ed è l'unico a fare compiutamente le due fasi. Ha un paio di buone intuizioni non comprese dalle punte, recupera palloni preziosi quando perdiamo palla malamente e penso che sia incazzato almeno quanto il pagellista per la piega che nel finale ha preso l'incontro. Un finale in cui viene risucchiato, in parte, anche il capitano.

Marco 6: vive lo strano paradosso per cui, pur giocando con due punte più Nico e/o Chila, appare comunque solo nell'attacco avversario. Tocca pochi palloni giocabili, si fa nel mazzo, riesce a segnare e anche a prendere un incrocio dei pali pazzesco su punizione, ma difficilmente riesce a imbarazzare la difesa avversaria. Anche lui non emerge, anche lui non ha responsabilità.