Il Katenaccio trova un'importante vittoria al Torneo di Storie, non tanto per i tre punti che non ci cambiano più di tanto la vita in vista dell'ultima giornata del girone all'italiana quanto per la determinazione con cui i pettirossi hanno preso per i capelli una partita che sembrava compromessa.
Il primo tempo è abbastanza brutto, con il Katenaccio che mantiene abbastanza facilmente il pallino del gioco ma non riesce a concludere. Il trio Marco-Pigi-Cruz appare in giornata di disgrazia e così gli avversari chiudono la frazione in vantaggio di un gol, trovando una rete straordinaria.
Nella ripresa partiamo subito con grande convinzione ed entusiasmo, ma lì davanti c'è sempre qualche problema di troppo. E così, in un contropiede molto fisico, Mimì perde il suo fortissimo avversario diretto ed è due a zero nel momento migliore dei pettirossi.
La nostra reazione è però sorprendente quanto devastante. Dopo un paio di minuti Marco va a prendersi un rigore che Cruz trasforma. La punta italo-brasiliana serve il raddoppio pochi minuti dopo. Poi Pigi, autore fino a quel momento di una prova deficitaria, decide che la sua tecnica deve fare la differenza, dribbla pure l'arbitro e mette Marco nelle condizioni di segnare un gol facile facile.
L'urlo del nostro capocannoniere e l'abbraccio collettivo dimostrano la grinta e l'orgoglio di una squadra che non si arrenderà tanto facilmente.
Ora serve vincere l'ultima gara contro Fiore Restauri e sperare in un'improbabile incrocio di risultati per giungere nelle prime quattro e passare direttamente ai quarti di finale. Il successo però va cercato in ogni caso per trovare un avversario meno complicato nell'eventuale spareggio.
Giangi 6.5: prende due gol, ma ne evita almeno altrettanti. Altra prestazione solidissima del nostro portiere che comunque non ha avuto vita troppo facile, soprattutto a causa dell'attacco avversario, molto forte fisicamente e altrettanto confuso nell'area. Da ricordare una parata galattica nella ripresa con la mano di richiamo.
Mimì 6: un vuoto grave nella ripresa in occasione del gol dello 0-2, con l'attenuante del fallo subito e dello scontro diretto con un avversario 20 cm più alto di lui e anche molto forte coi piedi. Per il resto porta a casa la solita partita fatta di anticipo, grinta e ordine, anche se ogni tanto si dimentica dell'avversario diretto nelle frequenti tonnare nell'area di rigore e nelle palle inattive.
Max 6: non una partita semplicissima per il nostro difensore, che ha bisogno di spazio e di palloni giocabili per fare la differenza. Non dico nulla di nuovo se affermo che quando si tratta di fare a botte lui c'è, ma non basta la prestanza fisica per fargli dare il massimo. La remuntada, però, è un signor regalo di compleanno.
Dario 6: non appare in condizioni di forma brillantissime, gli manca la sua progressione devastante che forse mercoledì ci avrebbe portato a dei contropiede pericolosi. Appare ben più a suo agio nella ripresa, quando parte prima centrale e poi a destra, bloccato dietro a darle e prenderle.
Duni 6: sbaglia il riscaldamento ed entra con vari dolori muscolari. Ci mette un po' ad ambientarsi. Dopo lo 0 a 2 gode del generale cambio di passo della squadra e blinda la sua fascia. Dai suoi piedi partono il 70% delle azioni del Katenaccio e poi, da quando entra lui, "cambia l'inerzia della partita". Fateglielo credere.
PJ 6: pare la replica della sfida contro Ekoinè: manca la condizione atletica e manca lo spazio per il guizzo. Nella ripresa rifiata e quando rientra sembra essersi dopato: fa salire il livello tecnico della squadra, non perde più un pallone e soprattutto inventa da zero un gol pazzesco, quello del successo, dribblando qualsiasi cosa si muovesse nel raggio di due kilometri.
B.B. 6,5: il livello tecnico di Boezio non si discute. Mancava il ritmo partita. Non ci sono ancora i 60 minuti nelle gambe, ma la differenza è sostanziale. Difficilmente butta via il pallone, a volte vede cose e spazi che noi umani ci stancheremmo solo a immaginarli, in particolare a inizio ripresa e si mette anche a lottare in mezzo al campo. Il vice-Puma sa che deve correre quanto il capitano per avere il posto da titolare.
Cruz 6,5: gioca bene solo 10 minuti, gli ultimi, quelli decisivi. Fino ad allora è Eddy Gordo di Tekken. Cammina cantilenando, non fa la differenza, si impunta sulla fascia. Sembra in giornata ma non esplode mai. Poi il rigore apre la strada alla gloria. La doppietta lo rende, abbastanza incredibilmente, il migliore dei nostri col massimo risultato e il minimo sforzo.
Marco 6: la "checca", come ribattezzato dal suo avversario diretto, non gioca la sua miglior partita e soprattutto è marcato bene, troppo bene, dalla difesa avversaria che difficilmente gli permette il suo movimento classico: partenza spalle alla porta, veloce cambio di passo e dritto verso la porta. Però segna il gol decisivo, detto niente!
venerdì, febbraio 18, 2011
Remuntada! Katenaccio - A me va bene 3-2
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torneo di storie: vittoria
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