Il Katenaccio vince con un mezzo cappotto su un Pappalettere in formazione ampiamente rimaneggiata. Il risultato è abbastanza giusto ma l'esito della gara è stato assai più incerto di quello che il tabellino lascia intendere. Ad un certo punto, infatti, i pettirossi erano addirittura passati in svantaggio.
L'equilibrio del risultato è poi venuto meno nel finale, quando il gioco del Katenaccio, a lungo andare, ha portato i frutti, complice anche un Regalino divenuto regale negli ultimi 20 minuti.
Stagione finita per il Katenaccio, dicono i comunicati ufficiali. Ma in realtà non ci crede nessuno...
Chila 5,5: non è la sua giornata di grazia. Pare nervoso sin da subito, poi ci mette del suo in un paio di circostanze (si potrebbe fare un'intera puntata del Processo di Biscardi sul posizionamento della barriera nel gol che subisce da punizione tirata da posizione abbastanza impossibile), cerca di accelerare le manovre e spesso lo fa di fretta, facendosi anche male. Non appare impeccabile, insomma. Per fortuna il Pappalettere tira poco, abbastanza male, e centra anche tre legni.
Max 6,5: dalla sua fascia non arrivano pericoli. È sicuramente merito suo, ma è anche a causa dell'inerzia del Pappalettere, tutta spostata al centro e sulla loro fascia destra, la nostra sinistra. Riesce anche a spingere con buona continuità e a rendersi sempre pericoloso in occasione di palle inattive. Certo, quando hai davanti a te ali destre del calibro di Yuri è troppo facile...:)
Mimì 6: impeccabile, eccezion fatta per due svarioni che causano un gol e una traversa, entrambe su verticalizzazioni in cui lui arriva tardi, ma in cui è altrettanto vero che il centrocampo non riesce a far filtro. Per il resto è la solita meravigliosa storia, con la ciliegina della torta dell'1 su 1 quando prova la sortita individuale, generando un contropiede con assist decisivo. Peccato per quelle grosse sbavature.
Duni 6: è una di quelle partite in cui non riesce neanche a divertirsi. Ha davanti a sè non meno di due avversari per tutta la gara, spesso più veloci di più e più bravi coi piedi. Se li aspetta viene puntato, se li pressa viene aggirato, il terzino è classicamente in trappola. Capisce subito che non è aria e si mette a fare il centrale aggiunto, con molta corsa, un po' di recuperi e nessuna concessione all'attacco. Ma che fatica.
Puma 6,5: partita tutto sommato incolore per il capitano che, a differenza delle ultime uscite avrebbe anche lo spazio per fare la differenza ma spesso si trova o senza aiuto sulla sua linea o senza movimenti da sfruttare per le punte (o, addirittura, con Diego e Regalino che fanno gli stessi tagli e vanno a sovrapporsi, costante dell'intera partita). A centrocampo filtra tutto quello che può, ma non basta, è quella la zona dove il Katenaccio soffre maggiormente. Nel finale chiude con un bel gol che lo sposta dalla semplice sufficienza.
Yuri 5,5: non si può dire di certo che non si faccia nel mazzo, non corra e non si impegni. Ma butta risorse fisiche e mentali senza darsi regole tattiche. È spesso dalle parti della palla, ma spesso si imputtana sulla fascia, altre volte spinge senza tornare, come se si potesse fare la fase difensiva con la squadra spaccata in due. Alla domanda di Duni, rotto di palle per l'infinito inseguimento agli avversari, risponde che lui fa l'ala destra. L'ilarità generale parla più di molte pagelle.
Diego 6: un altro dei nostri in giornata abbastanza difficile, bravo però a salvarsi con alcuni numeri, specie nel finale. Da centravanti ha il suo senso, ma non in partite come quella di ieri, contro difese organizzate e, soprattutto, forti fisicamente. Costretto spesso a giocare spalle alla porta o in situazione di inferiorità numerica, Diego si perde abbastanza prevedibilmente tra contrasti e dribbling non riusciti. Non sappiamo perchè Regalino abbia fatto la mezza punta e lui il centravanti, ma un giorno dovremmo provare a invertire gli addendi.
Regalino 7,5: è il termometro del Katenaccio di ieri. Appare superiore agli avversari praticamente in ogni momento della partita, ma gioca spesso solo e ancora più spesso viene fermato al secondo, terzo, a volte al quarto uomo saltato. Trova il gol solo su punizione e non riesce a tirare come potrebbe. Nel finale, forse anche grazie al logoramento psico-fisico degli avversari, diventa devastante e segna un gol dietro l'altro. Pazzesco quello di punta/mezzo esterno/diosolololosa che fa doppio palo e finisce in porta. Sembrava una giornata no, in pochi minuti è diventato il migliore in campo.
Gol
Segnati: Regalino 4, Diego 3, Puma 1.
Subiti: Chila 4.
venerdì, luglio 23, 2010
teletubbies fanno ciao - Katenaccio-Pappalettere 9-4
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vittoria sonante
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3 commenti:
bhè quest anno allora chiudo con la migliore media voto da quando sono nel Katenaccio, almeno secondo le statistiche riportate sul sito XD
Del voto in sé francamente non me ne frega una mazza, tanto la voglia di giocare in questo periodo è quella che è e di conseguenza quelle sono le prestazioni sotto il punto di vista tecnico-tattico. Quello che mi preme sottolineare è la questione del diverbio in campo.
Questa è la terza volta che, a fronte di qualcosa avvenuta all'interno del campo, il capitano della nostra squadra si permette di difendere la squadra avversaria e riprendermi davanti a tutti. Il ruolo del capitano, per quel che mi riguarda, è quello di mettersi a difesa della propria squadra, anche nel caso in cui (ma per come la vedo io non era nemmeno questo il caso) un proprio giocatore sia in difetto. È successo al triennale, è successo contro la Nardullese ed è risuccesso contro il Pappalettere. Vada una volta, vada due volte, la terza volta per me può bastare.
Perché lo scrivo in pubblico? Perché altrettanto in pubblico il mio capitano, che dovrebbe difendermi, mi ha etichettato dicendo che avevo fatto una cagata (cit) e dovevo andarmene in porta e starmi zitto (cit). Per me una persona che si permette di fare certe esternazioni non sarà mai un "capitano", semplicemente un giocatore che si fregia di tale titolo.
Giusto per la cronaca, quando l'avversario è andato dal nostro capitano (probabilmente non aveva il coraggio di venirle a dire a me quelle cose, oppure non so, gradirei capire) a dire "certe cose non si fanno" (cosa, dire che è una coglionata tirare da centrocampo perché ero fuori? ste cose le facevo a 8 anni) doveva rispondere dicendo "che cazzo vuoi, pensa a giocare", anziché prendere le sue difese. Altrimenti, se è più imortante una "simil-amicizia" con gli avversari piuttosto che il rapporto che dovrebbe esserci all'interno di una squadra, mi faccio tranquillamente da parte.
Dato il clima amichevole della partita ho cercato di smorzare i toni. Purtroppo la soluzione più semplice era cercare di calmare te (anche con le cattive).
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