Se sul 7 e 7 il Rosafante era nota per essere la squadra che ti mette in crisi per mezzora e poi si scioglie come un ghiacciolo a Rosa Marina, sull’8 e 8 i tempi si sono accorciati. Katenaccio meglio organizzato, Rosafante per alcuni tratti in inferiorità numerica: 8 a 2 il risultato finale, probabilmente la lezione più severa dei pettirossi agli uomini di Miucci, apparso oramai privo di testosterone, convogliato tutta nella sua fortunata consorte.
Marì (cruz lo ha chiamato così, come si chiamava il portiere?) 7: bella scoperta. Deve risolvere l’emergenza portieri (Gino rotto, Ciccio a football, Armando cerca femori al mercato nero)e lo fa splendidamente. A parte qualche responsabilità sul primo gol, è di una solidità che già fa sognare capitan Puma, che lo ha corteggiato negli spogliatoi peggio del figlio di Moggi con Ilaria D’Amico.
Dario 8: il migliore in campo. Come gli è già successo (vedi laurea) quando ha motivazioni speciali, diventa indomabile. Si deve dar da fare più del solito causa baricentro pettirosso stranamente proiettato in avanti, ma grazie a un’invidiabile gioco di squadra con Duni, l’altro baluardo, diventa pressoché insuperabile, specie nel finale, quando sembra crescere all’infinito in personalità. Ora andrà in missione in Svezia ad acquistare un numero imprecisato di maglie di Ibra.
Duni 7: (vi scrivo da Cassino, durante il convegno) E’ il tipo di partita che preferisce. Può spingere come un forsennato, e riesce anche a difendere con buona continuità. Ogni tanto lascia troppo scoperta la difesa, ma ci pensa Dario.E quando c’è, il suo aiuto è prezioso nel rallentamento dei Rosafanti, ed è una costante minaccia in contropiede. Sfiora il gol da antologia nel finale, dopo 30 metri di corsa palla al piede. Sarebbe crollato lo stadio (ovvero, l’Olimpic sarebbe finito sottoterra).
Marco 7.5: gioca terzino, e per la prima parte di gara non è né carne né pesce. Difende a intermittenza, e quando spinge spesso viene inspiegabilmente ignorato. Poi dopo il primo gol, diventa incontenibile. Viene più cercato, lui prende coraggio, e regala un gol meraviglioso in cui si porta a spasso tutta la squadra avversaria. Nella seconda mezzora, la reale chiave di volta della partita.
Puma 6,5: non si piace, ma non (ci) dispiace. Probabilmente pecca un po’ in impostazione e soprattutto nella prima parte di gara non appare un cuor di leone, ma spesso aiuta la difesa a sbrogliare matasse varie e a ispirare cambi di passo. Anche quando va un po’ così, torna sempre utile quando fa l’interditore, la cosa che gli riesce meglio sebbene cerchi spesso di fare il Riquelme (ti ricordo che è caduto in disgrazia..non è che il Puma se la passi meglio..sei libero di grattarti dove più gradisci).
Gioacchino 6,5: il nostro lusso preferito oggi ce lo possiamo proprio permettere: spazi larghi, fasce che nemmeno Maxwell e Maicon, e lui trotterella in fase di regia e ogni tanto illumina. Unica pecca (ma è tipico dei numero 10), quello di perdersi ogni tanto nella manovra e soprattutto di peccare, talvolta, in concretezza. Ma i lussi so così, e noi abbiamo i muratori e i gioiellieri.
Cruz 6,5: giocatore completamente diverso da Gioacchino, ma tutto sommato la valutazione non si discosta più di tanto. Alterna giocate pazzesche a continui cali di tensione, forse dovuti al fatto che il risultato finale non è mai stato davvero in discussione. Una mezza rovesciata a metà gara avrebbe fatto crollare l’Olimpic (più il mio gol, sarebbe direttamente finito ad Atlantide), ma poi, nella pratica, porta a casa tante buone idee e un solo gol. Comunque sia, potenzialmente devastante, e ce lo ha dimostrato ancora.
Luca 7: un altro ottimo esordio per un Katenaccio che, complice anche un bel po’ di culo, pesca nella stessa partita due interessanti novità. Quando gioca per la squadra è davvero interessante, quando gioca per se stesso e tenta di umiliare il difensore di turno, sembra un po’ stucchevole. Quando non passa la palla ai senatori, rischia gasteme importanti. Ma, dall’inizio alla fine, lì davanti sembra sempre in grado di fare un po’ quello che gli pare. Corona il match con una gran bella punizione.
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