sabato, giugno 21, 2014

19 giugno 2014 - Katenaccio - Abba's 4 a 8

Dopo un'ottima vittoria, arriva una sconfitta senza appello. Katenaccio sconfitto 8 a 4 contro gli Abba's. Pettirossi mai davvero in partita, subissati soprattutto dal punto di vista fisico. Avversari più veloci, più forti fisicamente, sembravano avanti anche dal punto di vista tecnico. La nostra squadra è risultata sfilacciata e spaccata in due. Molti errori su palle inattive, qualche sfortuna di troppo e molte imprecisioni in fase di costruzione.

Non ci sono solo brutte notizie, però: è arrivato il fondamentale ritorno in campo di Mimì dopo mesi (qualche dolore, ma il recupero è ufficialmente iniziato).

Chila 6: non è lui il principale imputato della sconfitta (una sconfitta collettiva, come raramente si è vista), ma non è nemmeno lo strepitoso portiere della settimana scorsa. Qualche errore di posizionamento si affaccia tra una parata e l'altra. Qualche rilancio sbagliato di troppo è sintomo probabilmente di una frustrazione che tutto il pacchetto arretrato vive dopo un'ora di inutili rincorse all'avversario.

Boezio 6: parte in mezzo al campo e sembra troppo spesso sovrapposto al Puma. Due registi sono davvero troppi per una partita del genere e così, viste anche le difficoltà di Fulvio come centrale puro nel tentativo di difesa a due, è richiamato dietro, dove di fatto è il migliore del reparto. Fa quello che può per contrastare Abba, qualche problema di movimenti con i compagni di squadra, soprattutto per le diagonali, ma si impegna fino in fondo ed è uno dei meno peggio dei nostri.

Duni 5: se nella settimana precedente aveva letteralmente chiuso a chiave la fascia, stavolta non ci riesce proprio. Dalle sue parti gioca il migliore in campo, il numero 8 avversario, che poi semina il panico anche quando va per vie centrali o a destra. Col senno di poi, avrebbe dovuto menare molto di più, ma era pur sempre un'amichevole. Poco presente anche in attacco.

Mimì 6.5: rivederlo in campo è meraviglioso. Ovviamente non può rischiare né forzare, non fa grossi contrasti né altrettanto grossi scatti. Fa tre spezzoni di partita, molla quando il dolore aumenta e rientra quando il dolore cala. Cosniderando che avremmo dovuto vederlo in campo in autunno, il suo arrivo nel penultimo giorno di primavera è davvero una splendida notizia, che peraltro aumenta le opzioni tattiche del Katenaccio al termine di una stagione molto positiva.

Fulvio 5: in partite su ritmi bassi lui può fare la differenza. Quando gli avversari però arrivano in quattro, e a tutta velocità, lui fa una tremenda fatica. Non riesce a fare l'uovo praticamente da nessuna parte, né al centro né a destra. La squadra prova ad adattarsi e a sostenerlo, ma la partita prende da subito una piega che non si riesce a invertire in nessun modo.

Puma 5 (premio stagnola Sky alla carriera): torna dalla Svizzera e scende in campo con la fascia da capitano, ma anche per lui la partita si mette male da subito. Spesso aggredito, non riesce a lanciare suo fratello. Quando salta l'uomo non vede la porta. Quando gioca spalle alla porta per impostare riesce raramente a girarsi. Vince il premio stagnola Sky per acclamazione, sperando che non sia davvero un premio alla carriera. Puma torna in Italia, che ti dobbiamo far correre!

Rocco 6.5: esordio positivo con il Katenaccio. Ci si incaponisce a vederlo come terzino all'inizio, ma sarebbe come mettere Cerci accanto a Barzagli. Quando è coperto da Fulvio ha più margini di manovra e le uniche azioni pericolose della nostra squadra passano da lui. Purtroppo alterna grandi azioni ad altrettanto grandi pause. Da riprovare con noi, in ogni caso, magari con più copertura difensiva e più libertà di manovra.

Marco 6: in teoria avremmo un'ala (Rocco), un Perrotta (Puma) e un altro con i piedi buoni (Boezio), ma alla fine il Van Persie di Via Campione conduce una partita in assoluta solitudine, contro avversari che picchiano e non si tirano indietro. A dirla tutta, quest'anno ci aveva abituato a risolvere partite anche in queste condizioni, magari con il colpo da maestro su palla inattiva. A sto giro fa quel che può, ma soffre anche lui di questa specie di indolenza collettiva che poi ha colpito anche l'Italia contro il/lo/la/i/gli/le Costarica.








giovedì, giugno 12, 2014

Katenaccio - Gianvito and Friends 2 a 1

Dopo un mese e un mezzo di non-calcio, siamo ritornati in campo.

Il Katenaccio fa una partita tipicamente da Katenaccio (anche perché eravamo senza la prima punta) e batte 2 a 1 gli osticissimi avversari di Gianvito and Friends. I pettirossi giocano nella propria metà campo per tre quarti di partita, ma subiscono un solo gol (su grave violino del pagellista Duni), anche grazie alle splendide prove di Chila e Max (uomo stagnola Sky). I gol nostri arrivano dopo lo svantaggio, con Vito (e mezzo autogol di Gianvito) e con una bomba su punizione di Max. Sempre il pagellista rimedia alla cacata procurandosi un calcio di rigore, che l'ottimo Chila, in versione Chilavert 100%, sbaglia calciando centrale. Barricate finali e tutto a posto.

Chila 7: partita meravigliosa, da migliore in campo. Para tutto: tiri ravvicinati, tiri deviati, uscite alte, uscite basse. Non sbaglia praticamente nulla. Sul finale prova però a complicare la vita a quei miracolati dei suoi compagni di squadra che, non si sa bene come, stavano riuscendo a vincere. Il terzino Duni si procura un rigore nettissimo (incredibile!) e contestatissimo (e figurati), polemiche a non finire per l'assegnazione che il nostro portierone, da par suo, risolve calciando forte, centrale, sbagliato. Giusto il tempo di fare altri 10 minuti di veleno.

Max 7.5 (uomo stagnola Sky): è uno dei due protagonisti di giornata insieme a Chila, ma è più decisivo quando serve, e dunque porta a casa il premio di migliore in campo. Sostanzialmente perfetto sul suo avversario diretto, alto e forte come lui, ma che deve aspettare un errore piuttosto casuale per segnare l'unico gol dei Gianvito and Friends. Oltre agli indiscutibili meriti difensivi, trova anche il gol della vittoria con un terra-aria su punizione. Si conferma, insieme a Marco, il miglior katenacciaro della stagione.

Fulvio 6.5: per certi versi è la sua partita della consacrazione con i pettirossi. La prima senza cali di tensione, con personalità e anche con qualche buona (e sfortunata) incursione sulla fascia destra. Gli avversari fanno più danni dalle sue parti che da quelle di Duni, ma lui rimane calmo, sbaglia poco e si fa trovare quasi sempre pronto. Inizia ad abituarsi alla difesa a tre e alle diagonali, e diventa una soluzione sempre più interessante per la nostra difesa.

Duni 6: se non avessimo vinto avrebbe meritato l'onta dell'unico voto insufficiente del Katenaccio, ma alla fine il suo violinazzo in area di rigore dopo quattro rimpalli, determinante per il gol avversario, non ci fa perdere. Per il resto partita molto statica e difensiva, ma anche ben poco rischiosa. Gli avversari riescono ad arrivare a fondo fascia sì e no tre volte, e sono così obbligati a lanciare almeno 20 palloni in area dalla tre-quarti, con scarsi esiti. Molto bravo a procurarsi il rigore nel finale, poi sprecato malamente.

Boezio 6: solo, solissimo. Si fa un culo a tarallo e bisogna riconoscerglielo, così come bisogna riconoscergli che è uno dei pochissimi a creare superiorità numerica nella nostra squadra. Rimarrà, però, più la quantità industriale di palloni persi nel tentativo di buttarsi tra le linee nemiche a colpi di tecnica, che le sue giocate (alcune splendide) in contropiede. Ma non è colpa sua, è che davvero lo abbiamo aiutato poco.

Angelo 6: dopo mesi come terzino destro (un ruolo che gli si addice sempre più), l'emergenza lo riporta a giocare più avanti. I primi 20 minuti da centrocampista non sono indimenticabili, e così il player-manager Duni urla un cambio di ruolo con Boezio, e qualche risultato in più si vede. Il bilancio della partita è tipico delle sue prestazioni: una marea di palloni recuperati e di contropiede innestati, ma anche una marea di errori per la troppa precipitazione. La sua prova è però di grande sacrifico e dedizione, dunque positiva.

Vito 6.5: "Oh, la scorsa volta mi hai messo cinque, questa volta ho segnato e mi sono procurato la punizione del gol del 2 a 1! Se non lo scrivi e mi metti un'insufficienza mi incazzo!". Detto, fatto. Senza Marco si sente orfano, la difesa avversaria era composta da marcantoni, c'è sempre qualche errore di troppo dalle parti dell'area avversaria, ma alla fine il tabellino dice che la sua prova è decisiva, dunque tanto di cappello.