giovedì, febbraio 27, 2014

26 febbraio 2014 - Katenaccio - Gianvito and Friends 8 a 4

Il Katenaccio non si ferma più e fa il bis contro avversari storicamente ostici, a breve distanza e in condizioni ancora più complicate. Senza Chila, Max e Pierpaolo, i pettirossi indovinano l'inizio di partita perfetto. Il tabellino dice 4 a 0 per noi dopo 10 minuti, forse la miglior partenza degli ultimi anni della nostra squadra (complici anche le dormite difensive della difesa di Gianvito).

Questo tesoretto si rivelerà alla fine decisivo per il risultato finale. Gli avversari sono infatti più forti tecnicamente e tengono il pallino del gioco per tutto il resto della partita, con il Katenaccio che fa quel che può per ripartire. La strenua resistenza nella parte centrale (con Alberto dominante sul fortissimo centravanti avversario) e finale della gara, raggiunge il suo obiettivo: gli avversari ritornano fino al 6 a 4, ma sono poi due schiaffoni nel finale a chiudere definitivamente il match.

La notizia è che abbiamo battuto (di nuovo) una squadra che sembrava più forte di noi, e soprattutto che abbiamo vinto senza mediano titolare, con Vittorio che blocca una delle due fonti di gioco (l'altra, che veniva dalla nostra sinistra, fa impazzire Duni che però regge fino all'ultimo).

Andrea 7.5: ritorno eccezionale tra i pali del Katenaccio. Non è sicuramente una partita semplice. Gli avversari tirano (e sanno tirare) da ogni parte del campo e in ogni mezzo. Alla fine, però, i pericoli arrivano dall'area piccola, nei rari momenti di incertezza dei tre difensori. Ed è lì, nelle parate d'istinto, nei tiri a colpo sicuro presi chissà come, che il nostro portiere costruisce la vittoria.

Alberto 7.5: non è l'uomo stagnola Sky solo perché Marco fa delle cose pazzesche fino alla fine. Dopo tre minuti ha già segnato. E chi pensasse che sia stata solo una fortuita coincidenza da Scottish Premier League deve presto ricredersi. Segue alla lettera le indicazioni di capitan Duni, gioca praticamente a uomo sul centravanti e dopo quaranta minuti urla "non passa, non passa". Questa è la verità. Senza di lui sarebbero stati dolori.

Angelo 6: fa moltissima fatica a spingere sulla sua fascia, e quando ci prova si fa prendere dalla sua consueta voglia di strafare. È cercato anche troppo poco dai compagni di squadra, a dirla tutta. Le sue prove di dedizione tattica, in un ruolo non suo (il Katenaccio si chiama Katenaccio anche perché mette il suo numero 9 a fare il terzino destro...) sono comunque assolutamente ammirevoli.

Duni 6: il 75% della partita si svolge nella sua zona di campo. Le azioni del Katenaccio partono praticamente sempre con la palla tra i piedi (ed è tutto dire), le azioni degli avversari partono praticamente sempre dalla loro fascia destra (la nostra sinistra). Il capitano non riesce a emergere in nessuna delle due fasi, ed è spesso saltato da un avversario più forte, veloce e bello di lui. Ma a conti fatti, non fa grossi danni e salva la pellaccia.

Vittorio 6: nella follia tattica in cui siamo costretti dalle assenze può capitare che un'ala veloce e forte tecnicamente diventi Nando Gentile per un giorno. Si piazza sul regista avversario e non lo lascia più, annullandolo quasi totalmente. Se in difesa è encomiabile, in attacco non ne azzecca quasi nessuna, e lui è il primo a rendersene conto.

Vito 7: sono le 21.30 e lui è già alla seconda partita della serata (quante mazzate...). Questo sembra esasperare sia i suoi punti di forza che i suoi punti di debolezza. Punti di forza: piede caldissimo e capacità di inserirsi negli spazi. Punti di debolezza: pause troppo lunghe dal gioco. C'è però una grande novità rispetto al passato: l'intesa con Marco è ai massimi storici.

Marco 7.5 (premio Stagnola Sky): crescono gli indizi che portano dritti dritti a una conferma: sembrerebbe proprio la sua miglior stagione con i pettirossi. Il suo modo di giocare è molto cambiato rispetto a qualche anno fa. Il nostro centravanti è sempre meno Van Persie e sempre più Luis Suarez: dove non arriva con la chinessa arriva con la forza, dove non arriva con il tiro arriva con le sponde, dove non arriva per vie centrali arriva con la ricerca del fondo e il cross in mezzo. Completo, sempre più completo.

domenica, febbraio 23, 2014

12 febbraio 2014 - Katenaccio - Blue Schytes 4 a 2

È un anno positivo per il Katenaccio, e lo dimostra il fatto che riusciamo a vincere partite che negli scorsi anni avremmo perso, magari disunendoci a metà gara o dopo un gol preso casualmente.

La sfida contro i Blue Schytes è stato un capolavoro di ordine ed equilbrio. Costretti a giocare senza prime punte (ma con Vito e Riccardo bravissimi a sacrificarsi), con gli avversari che hanno fatto la partita praticamente sempre, siamo riusciti a portare il risultato a casa con la specialità della casa: il contropiede.

Velocità, errori degli avversari, difesa pressoché perfetta. Max ancora una volta dominante, Chila solidissimo (eccetto il primo gol), terzini reattivi. L'attacco avversario produce una mole di gioco notevole, ma è tutto sommato sterile. La lucidità del Katenaccio negli episodi fa la differenza. E dire che sul 2 a 1 ci siamo mangiati 4-5 chiarissime occasioni da gol...

Chila 6: sbaglia completamente il posizionamento sul primo gol di Nicola. Si aspettava un cross, viene infilato alle spalle. Per il resto non si perde d'animo, è chiamato a un paio di interventi difficili, per il resto basta una difesa tornata sui livelli di affidabilità molto alti (aspettando sempre il ritorno di Mimì)

Max 7.5 (premio stagnola Sky): altra prova impeccabile del nostro centrale, poi mediano, ora tornato centrale per esigenze tattiche. Gestisce in quasi perfetta solitudine la sfida con Antonio e le altre due punte dei Blue Schytes, spazza l'area di rigore e si frappone, spesso fisicamente, alle avanzate avversarie. Alla fine, per l'economia della partita, risulta decisivo.

Angelo 6.5: sempre meglio in un ruolo non suo, sempre più bravo a trovare la posizione, sempre meno indugiante in giochini palla al piede o passaggi sparati per la fretta. Non può sfruttare a pieno la sua velocità nello stretto, ma lo scatto che tutti noi conosciamo torna utilissimo per fare le diagonali o recuperare dopo le avanzate delle ali in contropiede.

Duni 6.5: un passo indietro rispetto alla prestazione precedente, ma non sbaglia neanche questa partita. Più corsa, più spinta in attacco, meno lucidità in difesa, ma fa comunque blocco con Max e Angelo e aiuta la difesa a reggere nei momenti più difficili della gara. Spesso è totalmente solo sulla fascia, ma i compagni di squadra non si fidano dei suoi piedi (come dar loro torto...)

Pierpaolo 6.5: porta a casa il derby contro suo fratello, e questo conta. Fa un partita equilibrata, cerca sempre di essere nel vivo dell'azione, ma gli avversari lo conoscono, lo conoscono benissimo, e lui sembra far molta più fatica del solito a trovare gli spazi. Ha anche qualche problema a dialogare con un attacco senza punti di riferimento. La sua presenza in mezzo al campo dà comunque un enorme contributo di ordine e sicurezza.

Riccardo 6.5: si è costruito un ruolo tattico che gli piace moltissimo (una specie di numero 10 'fisico') ma che richiede uno sforzo fisico immenso. E così la sua prova, assolutamente positiva, presenta allo stesso tempo diverse pause. Avrebbe potuto e dovuto chiudere la partita, ma divora almeno un paio di gol a tu per tu con il portiere. Sarà interessante rivederlo con Marco in campo, i suoi inserimenti con la sponda del centravanti potrebbero risultare assai preziosi.

Vito 7: è il solito Vito. A volte sembra sparire dal campo, limita il pressing a poche qualificatissime circostanze, ma quando poi riesce a trovare lo spazio e la misura, lascia un segno indelebile sulla partita. Due gol, uno bellissimo, la sua presenza praticamente fissa nelle ripartenze, ancora meglio quando gioca da prima punta, un ruolo decisamente non suo, ma che lui interpreta nel migliore dei modi possibili. È il vice-stagnola.

domenica, febbraio 09, 2014

5 febbraio 2014 - Katenaccio - FaFà and Friends 10 a 2

Che sia un anno buono per il Katenaccio lo si era capito da tante cose. Vittorie contro avversari più forti sulla carta, squadra che gioca a calcio, addirittura qualche passaggio di prima. Ma mercoledì è successo l'imponderabile: abbiamo vinto i rimpalli!

I pettirossi avevano già chiuso la pratica contro FaFà and Friends (in realtà senza FaFà, bloccato a casa) dopo 10 minuti. Un 4 a 0 contro un avversario che neanche un mese fa ci aveva costretto alla più umiliante sconfitta della stagione aveva sorpreso persino noi stessi. Gli avversari non sono mai rientrati nella gara, anche grazie a una prova di squadra praticamente senza intoppi. Grande partita di Ciccio, tornato tra i pali del Katenaccio e protagonista di due miracoli in mezzo a una partita sostanzialmente sonnacchiosa, della difesa (guidata da uno strepitoso Max), del centrocampo dai piedi buoni (Pierpaolo + Riccardo) e da Antonio, alla prima con noi, bravo sia a segnare che a giocare con i compagni.

Ciccio 7: per prendere due gol c'è stato bisogno di un rimpallo in area di un contropiede. Per il resto la sua prova è solidissima. Fa sempre la cosa giusta quando si riparte dai suoi piedi e dalle sue mani, ed è più che reattivo quando è chiamato al disimpegno a breve distanza. Aveva premesso "non sono in forma": ad avercene.

Max 7.5 (uomo stagnola Sky): in una partita dove quasi tutti avrebbero meritato questo premio, e dove l'attacco ha fatto 10 gol, è un po' strano che il migliore in campo sia il nostro centrale. Però la sua partita è goduria pura. Non sbaglia praticamente niente: dove non arriva con il suo arcinoto fisico ci arriva con la tattica e le diagonali. Aspettando il rientro di Mimì, le torri difensive del Katenaccio iniziano davvero a divertirsi.

Angelo 7: è assolutamente decisivo a inizio gara, cioè nel momento in cui, di fatto, la partita viene messa in ghiacciaia. Un gol, un assist, sempre alla ricerca del fondo sulla fascia destra. Nella parte centrale del match è il difensore che soffre di più (ma non essendo lui difensore, bisogna solo ringraziarlo). Nel finale, complice lo scoramento degli avversari, riprende a fare il bello e il cattivo tempo, e perfeziona la doppietta.

Duni 7: supera una serie di record personali. Palloni giocati (si parte spesso da sinistra) e passaggi riusciti (sempre meno della media mondiale). Sulla fascia soffre molto relativamente l'esuberanza atletica degli avversari, riesce anche a spingere con regolarità. L'intesa con Max è ottima, quella con i mediani pure. Il capitano firmerebbe per ripetere una partita così.

Riccardo 7: rientra in squadra dopo tanto, troppo tempo e lo fa con grande personalità. Sempre nel vivo del gioco, anche cinico in alcuni casi, quando è chiamato a cercare direttamente la porta. Forse torna un po' meno del suo "gemello" Pierpaolo, ma è davvero poca cosa in una partita comunque assolutamente positiva.

Pierpaolo 7.5: alla terza azione in cui vince tre rimpalli di seguito, gli avversari iniziano a bestemmiare ad alta voce. Ha meno responsabilità nella costruzione del gioco (il Katenaccio usa davvero tutta la squadra per arrivare in porta, come raramente succede), ma ciò non toglie la sua consueta capacità di impattare sulla gara. Dove non arriva con l'assist, arriva, appunto, con il rimpallo. È pronto per il derb di mercoledì.

Antonio 7.5: buonissima la prima del centravanti "di peso" in sostituzione di Marco (assente) e FaFà (assente, ma in teoria avversario). Dotato della rara combo (almeno dalle nostre parti) fisico + tecnica, riesce spesso e volentieri ad arrivare alla porta e dove non ci riesce gioca con piacere con i compagni. Forse avremmo vinto anche senza di lui, ma con lui è stato tutto più facile. 

sabato, febbraio 01, 2014

29 gennaio 2014 - Katenaccio - Gianvito and Friends 7 a 5

Il Katenaccio torna al successo in una partita nient'altro che banale contro Gianvito Rutigliano e la sua compagine, storicamente ostica, anche senza i funamboli spagnoli che ci riservarono un paio di umiliazioni nella scorsa stagione.

Partita piuttosto bruttina tecnicamente, però tiratissima e molto avvincente. Gli attacchi molto più forti delle difese, alla fine abbiamo prevalso noi, con un gol pazzesco di Marco (premio stagnola Sky, anche solo per la ciliegina sulla torta finale). La partita la facciamo noi, ma sbagliamo troppo negli ultimi metri. Gli avversari in contropiede sono pericolosissimi, il loro centravanti è forse tra i 3,4 giocatori più forti mai incontrati dal Katenaccio. Prende in giro sia Duni che Max. Ma non è sufficiente. La difesa regge stoicamente, l'attacco capitalizza i numerosi errori avversari, il Katenaccio porta a casa una sfida che fa gridare vendetta agli avversari (che infatti ci hanno subito chiesto una rivincita).

Gianluca 6.5: partita costantemente su un doppio binario. Alterna partite strepitose ad alcuni cali di tensione, soprattutto sulle palle inattive, che ci causano almeno un paio di gol evitabili. Detto questo, resta un ottimo portiere e viva il Katenaccio che ogni tanto riesce a schierarlo.

Max 6: nessuno vorrebbe essere al posto suo. Di fronte ha un avversario alto quanto lui, più agile, tecnicamente strepitoso, a cui basta vincere due contrasti diretti in un'ora per fare due gole. Dalla sua c'è il merito di non mollare di un centimetro per tutta l'ora, di non farsi mai prendere dallo sconforto per le infilate, i rimpalli, gli uno contro uno persi, e di garantire una continuità di rendimento alla fine decisiva per le sorti dell'incontro.

Vito 6: gli vediamo fare delle cose inumane con il pallone. Controlli a scorpione, recuperi, giochi palla al piede. La prestazione è ampiamente sufficiente, però a fine partita resta poco se non il tentativo di giocare il pallone sempre con qualità (e con risultati abbastanza scarsi), e più di un problema in fase difensiva, da socializzare con i compagni di reparto.

Duni 6.5: al minuto 5 è già sulle ginocchia a raccogliere margherite dopo un dribbling devastante sulla fascia che causa il pareggio degli avversari. Superato l'incubo iniziale, è un crescendo. Fa un'enorme fatica a reggere la fascia contro attaccanti più veloci e forti di lui, ma alla fine riesce a contenere gli avversari. Impreziosisce il tutto con un gol di testa, un assist e un paio di pressing determinanti per altrettanti gol.

Pierpaolo 6.5: poteva essere 8, ma pecca di troppo egoismo. Poteva fare due o tre gol da annali del calcio, ma sbaglia in fase di tiro. Poteva passare tante volte e forse aiutarci a chiudere la partita, ma ne dribbla 2, 3, 4 per poi far finire tutto in un nulla di fatto. Il suo talento non si discute, la percentuale di vittorie del Katenaccio con lui in campo nemmeno. Però a sto giro ci ha regalato una razione extra di sofferenza.

Boezio 6.5: premette di non essere in forma e ogni tanto si vede. Basta un passaggio impreciso per mandarlo fuori giri. Ma sarebbe folle non riconoscergli tutti i meriti per ciò che fa quando ha il pallone tra i piedi (e succede spesso). Gol da giocatore di biliardo, piedi buoni, grandissimo senso della posizione. Fa fatica, ma alla fine è decisivo.

Marco 7 (uomo stagnola Sky): non è la sua miglior partita. Gioca bene con i compagni, ma in area fa un po' fatica. Però c'è lo svarione del difensore, e lui segna, e mette la prima. C'è il passaggio in orizzontale da sinistra, lui si infila, e mette la seconda. C'è il "Marvulli campo 3 Orario", le luci si stanno spegnendo, siamo avanti di un gol solo, lui prende palla da sinistra, si fa tutto il campo, arriva a destra, tira da casa sua, segna un gol impossibile, urla "Mamma mia". E ha perfettamente ragione.