mercoledì, ottobre 30, 2013

Katenaccio - Nardullese 12-4

Partita in due tempi, divisi dall'infrotunio di Mimì.
Fin dall'inizio della partita il Katenaccio dimostra di essere in palla e ,contro avversari forse in emergenza di giocatori per la serata, si impone su tutti i punti del campo sia fisicamente sia tecnicamente.
la formazione è leggermente rimaneggiata soprattutto in difesa dove dopo un bel po di partite si cambiano tutti e due gli esterni, fuori Dino e Chelino dentro Simone e Bartolo; a centrocampo fanno una inedita coppia Max e Pierpaolo che nelle precdenti partite si alternavano per fare da mediano; in avanti sempre Marco a fare sportellate, sponde e gol.
in poco tempo si è già sul 5-1 con un gol subito in maniera rocambolesca con Alberto che non aveva nemmeno scaldato i guanti e 5 gol rifilati quasi in fotocopia con lo sfondamento sulla fascia sinistra di Simone che triangola benissimo con Pierpaolo e Marco e insieme mettono a segno azioni perfette.
Si infortuna Mimì, Max scala dietro ma la partita si può chiudere lì, tant'è che il Katenaccio si porta fino al 12-1 con leggerezza(e un gol in rabona di Marco) e poi lascia un po' di campo agli avversari per ovvia svogliatezza.

 Alberto 7(premio stagnola Sky): pur di giocare si infila i guanti e decide di passare da difensore ad estremo difensore; noia totale per buona parte della partita ma alla fine sfodera buone parate, anche un po fortunose. forse l'unico a giocare davvero fino alla fine la partita.

Bartolo 6,5: difende bene e si propone quando serve. pecca solo in qualche stop sfuggito e qualche piccola leggerezza.

Mimì 6,5: lotta fino all'infortunio lasciando poco spazio agli avversari.

Simone 7,5: sulla sinistra fa quello che vuole, brucia tutti in velocità e scambia bene con i compagni. in qualche occasione è troppo ostinato...

Max 7: a centrocampo deve correre meno oggi grazie alla presenza di Pierpaolo che aiuta bene Marco davanti; si limita per buona parte al contenimento e per i primi minuti sbaglia anche troppi passaggi, passa poi dietro a sostituire mimì , copre bene la difesa e quando può fa ripartire la squadra con qualche buon passaggio.

Pierpaolo 8: gioca a tutto campo, per buona parte della partita non ha nemmeno bisogno di coprire dietro grazie alla presenza di un altro mediano in squadra ed è quindi libero di aiutare Marco e la squadra a portarsi avanti e segnare; quando passa a fare il mediano da ordine alla squadra.

Marco 8: sponde e tiri in porta, pochi leziosismi e tanta concretezza. quando gioca così la squadra ne risente positivamente e lui si innervosisce di meno.

venerdì, ottobre 25, 2013

Katenaccio - Pappalettere 1 a 4

Prima sconfitta senza appello (dopo un paio di capitomboli evitabilissimi) per il Katenaccio in stagione. 4 a 1 è probabilmente risultato fin troppo severo visto l'equilibrio che c'è stato per larga parte del match, ma la vittoria del Pappalettere è assolutamente meritata.

I pettirossi pagano oltre ogni senso il campo 8 vs 8, i reparti sono sfilacciati, le ali volano un po' troppo lasciando Max in mezzo ai casini. Per questo i terzini spingono poco e dunque non si riesce a fare né superiorità né contropiede. Marco, bravo a lottare in perfetta solitudine, non realizza subito che questa partita è per lui (ancora) più difficile delle altre e cerca troppo poco aiuto.

Ma al di là di tutti questi problemi, esplosi soprattutto a metà partita, quando sembravamo totalmente incapaci di pressare e inseguire gli avversari, sono stati quattro dannatissimi episodi a condizionare la gara.

Il gol dell'1 a 0, dopo un lungo equilibrio, arriva dalle parti di Duni che si piazza in mezzo per salvare il salvabile, anticipa Daniele Colonna e poi si fa fregare come un fesso. Gran gol a giro, 1 a 0. Nel frattempo il Katenaccio si impegnava tra pali, traverse e gol mangiati (Marco ne divora uno da codice penale ancora sullo zero a zero). Poi ancora episodio, ancora Duni questa volta lentissimo nella diagonale, ancora Daniele (veloce il doppio), due a zero.

Due minuti dopo, la partita finisce lentamente e mestamente nella porta di Chila, che liscia completamente un retropassaggio di Chelino. 3 a 0 e consueto infortunio annesso, che poi gli darà noie anche in occasione della pericolante uscita del 4 a 0.

Unica nota positiva della partita è il solito carattere testone, che comunque ci fa fare il gol della bandiera con Angelo, che tanto (troppo) aveva sbagliato durante la partita.

Chila 5.5: impeccabile, e in fondo neanche troppo impegnato, fino alla banana del 3 a 0 con annessa caviglia volante. Il quarto gol, e l'uscita a vuoto, pare sia connessa all'infortunio e dunque va condonata rispetto al voto finale.

Mimì 6.5: fa quello che può, con impegno e continuità. Ogni tanto, forse anche per colpa dei compagni di reparto, sembra incasinarsi più del necessario per vie centrali, ma senza di lui il passivo sarebbe certamente stato molto peggiore.

Chelino 6: fa quello che può, con (finalmente) disciplina tattica, ma sembra non riuscire mai a cercare la via del fondo, quella che lui ama e che gli riesce meglio. Probabilmente la sovrapposizione con Vito non funziona perché i movimenti sono simili. Nel finale si butta generosamente in avanti ma scoppia fisicamente.

Duni 5: il pagellista è anche il peggiore in campo e lo scrive con particolare fastidio perché condurre una partita tutto sommato onesta, correre fino all'ultimo (qualcuno forse avrà visto la foto a fine partita: un uomo stravolto, non ho più l'età...) e mandare tutto per aria per due errori ti fa comunque, genuinamente, girare i coglioni.

Max 6.5 (premio stagnola Sky): nella disgrazia, queste sono le sue partite. Quando c'è da correre, impostare, far salire la squadra e lottare nelle condizioni più estreme, emerge il preziosissimo gladiatore, ancora più forte da centrocampista che da difensore. Come per Mimì: senza di lui ieri sarebbe stata notte fonda.

Angelo 5.5: quando perdi il pallone per dieci volte allo stesso modo (scatto a testa bassa, contrasto duro, contropiede) si perde prima di tutto la fiducia dei compagni di squadra, che devono correre a vuoto per recuperare l'errore sistematico. Poi, come sempre, la mette dentro, ma in partite come questa non è affatto sufficiente.

Vito 5.5: sulle qualità tecniche nulla da eccepire. Sulla capacità di saltare l'uomo nemmeno. Ma ieri, sicuramente condizionato dal dover giocare solo su una gamba e in parte anche isolato in mezzo ad avversari grandi e grossi, non riesce a essere determinante come avrebbe potuto. Certo, ci si mette anche la traversa di mezzo, però fa troppa fatica.

Marco 6: è la sua migliore stagione degli ultimi anni e lo dobbiamo dire anche nella serata in cui sbaglia un gol alla fine decisivo nell'economia della partita (a tu per tu con il portiere, sullo 0 a 0) e si incaponisce in quel "solismo" per cui urla spesso contro i compagni di squadra. Si fa un culo a tarallo, non trova la porta come vorrebbe, ma vorrei vedere voi. 

giovedì, ottobre 17, 2013

16 ottobre - Katenaccio - Abba's 5 a 1

Il Katenaccio vince due partite di seguito. È questa è già una notizia. E vince anche piuttosto largamente, forse persino oltre l'effettiva differenza con gli avversari.

E vince in un modo atipico. È la prima volta (negli ultimi due anni, perlomeno) in cui i pettirossi riescono a fare quello che di solito subiscono. Si soffre tantissimo i primi 30 minuti, poi piazziamo un un-due-tre micidiale e chiudiamo la partita. Di solito accade esattamente il contrario.

Partita dai due volti: nella prima parte lenti, poco intensi (anche se comunque molto uniti e compatti), nella seconda parte, più contropiede e ripartenze fantastiche. Sono tre i giocatori che salgono di livello tra la prima e la seconda gara, e determinano probabilmente l'esito finale del match: i due terzini, ampiamente insufficienti per buona mezzora e poi in costante crescendo, e Pierpaolo, che dopo aver patito fisicamente gli avversari inizia a fare il regista con risultati evidentissimi in termini di fluidità della manovra.

L'unico gol subito è quello dell'1 a 0 per gli avversari a inizio gara. Il pareggio arriva in modo assolutamente fortuito grazie a un erroraccio di Abba senior, fresco di ritorno a Bari. Poi una lunghissima fase di incertezza, sbloccata da una spettacolare intuizione di Marco, che merita il premio di uomo stagnola Sky anche solo per il colpo di tacco smarcante, di prima, in contropiede, che dà il là al contropiede di Angioletto e al gol del 2 a 1. Poi dieci minuti perfetti, e partita messa in ghiaccio.

Chila 6.5: molta pressione nella nostra area di rigore, anche grazie al dinamismo degli avversari, però il nostro portiere è chiamato solo a un paio di interventi davvero difficili. Per il resto amministra con il solito temperamento e qualche errore in più del solito in fase di impostazione.

Mimì 7: ci mette mezza partita a fare le misure a un avversario tostissimo come Abba jr e sembra anche soffrire per la scarsa complicità dei suoi compagni di reparto: alcuni errori sembrano più di tensione/distrazione che meramente tecnici. Chiude dominando la difesa e permettendosi persino di uscire dall'area palla al piede per ispirare le ripartenze.

Chelino 6: nella prima parte di partita sembra in balia degli avversari, soprattutto quando fanno cambi di gioco o alzano la palla. Spesso si trova troppo alto quando servirebbe difendere, e troppo basso quando servirebbe attaccare. È uno di quelli che, però, suona la carica quando serve e che contribuisce al cambio di fisionomia del Katenaccio.

Duni 6: partita praticamente identica a quella del suo collega di fascia destra. È probabilmente il peggiore dei nostri nei primi minuti, in difficoltà fisica abbastanza evidente. Al crescere del Katenaccio, e al calare degli avversari, mette in sicurezza la fascia sinistra da cui, praticamente, non arrivano più insidie.

Pierpaolo 6.5: aveva anticipato che le sue condizioni fisiche erano imperfette e all'inizio le sue difficoltà si vedono tutte. Pressato altissimo, spesso raddoppiato, non riesce a fare ciò che gli riesce meglio: dribbling nello stretto e lanci. Ha il merito di lottare per tutta la gara e di salire decisamente in cattedra non appena la partita (e gli spazi libero) glielo permette.

Angelo 6.5: è il giocatore più "impegnativo" del Katenaccio, nel bene e nel male. Nel bene, è l'uomo partita: fa il due a uno e poi chiude il match con un preciso tapin da calcio d'angolo. Nel male, è praticamente assente dalla manovra, o comunque protagonista di troppi errori in fase di passaggio. Se la squadra attorno a lui è bilanciata, è l'arma in più. Se non lo è, è un lusso troppo grande.

Marco 7 (uomo stagnola Sky): di lui si rischiano di dire sempre le stesse cose. Fa reparto da solo, prende un sacco di calci, tira delle bombe. Bello dire anche un paio di cose nuove: fa gol semplici (finalmente!) e fa assist illuminanti. Sembra essere tornato al top della forma: che gran notizia per il Katenaccio. 

giovedì, ottobre 10, 2013

9 ottobre - Real Katenaccio - Lapecorina 4 a 1

Dopo due sconfitte evitabili, il Katenaccio torna al successo con un rotondo 4 a 1 su Lapecorina.

Il risultato non deve ingannare: la partita è stata aperta fino al fischio finale. Questo è accaduto sia perché gli avversari sono stati bravi a rimanere aggrappati all'equilibrio nonostante la grave disparità con noi (che avevamo il portiere, a differenza loro), sia perché il Katenaccio ha gettato al vento una quantità inaccettabile di chiarissime occasioni da gol, soprattutto quando il risultato era fermo sul 3 a 1.

Inizio molto convincente da parte nostra, di nuovo in formazione tipo di quest'anno. Chila in porta, Mimì Duni e Carofiglio in difesa, Max e Boezio in mezzo, Marco in avanti. A differenza della sfida contro la Nardullese (stesso campo, stessa formazione) c'è però meno intensità agonistica in mezzo al campo, meno capacità di vincere i contrasti, e meno cattiveria in attacco. Ma i progressi nel gioco, nell'equilibrio e nell'affiatamento con questa formazione sono fin troppo evidenti.

I primi due gol nostri derivano proprio dall'assenza del portiere titolare. A quel punto la partita si mette abbastanza in discesa, anche se gli avversari rientrano in gioco e fanno, di fatto, la partita per tutta la seconda metà di gara. Ma quando il Katenaccio può giocare in contropiede fa ancora meglio del solito e, dopo aver divorato cinque o sei limpidissime occasioni da gol (si parla di uno contro uno con il portiere) chiude finalmente la partita. Bene praticamente tutti, ma Mimì, fresco di Premio Nobel, fa una delle sue partite monumentali e porta a casa anche un premio più prestigioso del Nobel: la medaglia dell'uomo stagnola Sky.

Chila 7: un solo gol, peraltro preso in modo piuttosto casuale. Un'uscita a vuoto. Per il resto è solido, decisivo quando serve, non corre una quantità eccessiva di rischi, dà il meglio di sé su un paio di uscite basse che arrivano da cross. Quando è in forma lui, la squadra ne risente in modo pressoché istantaneo.

Mimì 7.5 (uomo stagnola Sky): determinante. Non perde praticamente un contrasto, non butta un pallone. Soprattutto, non sbaglia un anticipo. Agonisticamente è dominante sugli avversari (che non erano affatto deboli), ma fa tutto con il doppio della classe dei suoi compagni di reparto. In partite del genere, non ce n'è per nessuno.

Duni 6.5: non corre grandi rischi, non fa neanche una partita delle migliori, però ha due meriti. Salva due volte la porta (con un salvataggio sulla linea e con un contrasto disperato) e crea molti spazi quando spinge. Aiuta, ed è aiutato, da tutta la squadra. E corre, una volta tanto.

Chelino 6.5: di solito c'è la fascia destra che spinge e la fascia sinistra che contiene. Ieri, una volta tanto, è accaduto l'opposto. Michele fa fatica sul lato suo, mentre è molto meglio in chiusura. Nel finale si sfracana contro un avversario (caviglia), rientra in campo stoicamente ma chiude zoppicando vistosamente.

Max 6.5: non ripete la monumentale prestazione offerta contro la Nardullese, ma non può essere un caso: rientra lui e la squadra vince ed è ordinata. Il Katenaccio è una squadra mediano-dipendente e si è sempre saputo. Quando il mediano è alto, robusto e va pure al tiro, è anche meglio.

Boezio 6.5: anche lui, come Max, è meno decisivo rispetto alla Nardullese. Ma segna due gol (su quattro), dunque è decisivo. Fa più fatica a impostare, ma quando ha la palla tra i piedi dà sempre la sensazione di poter fare ciò che vuole. Poi magari non riesce, però psicologicamente è una manna dal cielo.

Marco 6.5: sarebbe il premio stagnola Sky anche questa volta, per la sua capacità di fare a sportellate (e vincere) e di indovinare traiettorie a volte impossibili. Però quando sbagli due gol come li ha sbagliati lui, evocando il peggior Del Piero di Euro2000, meriti solo di essere coricato di mazzate dai compagni di squadra, che però ti vogliono e ti vorranno sempre bene perchè fai reparto da solo.






venerdì, ottobre 04, 2013

3 ottobre - Real Katenaccio - Gianvito&Friends 7 a 10

Brutta sconfitta del Katenaccio nella partita contro Gianvito Rutigliano e i suoi. Brutta non per la distanza tra le squadre in campo, ma per com'è maturata.

Entrambe le squadre si presentano senza portiere e i pettirossi faticano fino all'ultimo per mandare in campo sette giocatori (alla fine sarà Pippo Fuina a presidiare la fascia destra). Torna Mimì ma manca Chila, torna Boezio ma il mediano continua a mancare. Ci prova Carofiglio, premio stagnola Sky, decisivo sia nel bene che (anche se lui non è d'accordo) nel male.

La sconfitta è brutta perché sembrava assolutamente evitabile. Il Katenaccio domina per mezz'ora, arriva fino al 6 a 3 e sfrutta praticamente tutte le incertezze difensive degli avversari che all'inizio sembrano lenti e imballati. La sensazione è che la squadra abbia mollato psicologicamente troppo presto, proprio perché sembrava in totale controllo. Ma la vittoria degli avversari è prima di tutto merito loro: l'aumento di ritmo nel momento decisivo della partita, la grande quantità di soluzioni offensive sperimentate (segnano praticamente tutti) e soprattutto una gestione intelligente del pallone portano a 15-20 minuti in cui si passa quasi senza combattere da +3 a -3. A quel punto, mossi più dalla disperazione che da un disegno tattico preciso, il Katenaccio torna a giocare a calcio. Ma il tempo scade.

Mimì 6: combatte per tutta la partita, ma non sembra al 100% della condizione psico-fisica. Subisce, come tutto il pacchetto arretrato, dei cali di tensione notevoli, probabilmente determinati anche dalle continue rotazioni dei giocatori che si alternano in porta. Troppi gol presi sotto misura per un centrale di livello assoluto come lui.

Duni 5.5: a fine gara non rimane quasi nulla della sua prestazione. Né errori gravi né grandi colpi, né sgroppate offensive né recuperi difensivi. Gioca quasi sempre uno contro due, e sbaglia in modo quasi totale l'approccio alla partita, non riuscendo mai a capire davvero se fare le barricate o spingersi sull'ala.

Pippo 5: gli andrebbe fatta una statua per averci salvato venendo a giocare e un'altra statua per un paio di lanci precisi al millimetro. Fa però un'enorme fatica sulla sua fascia di competenza. Nella prima parte di gara riesce a reggere, anche perché il resto della squadra gira bene e pressa meglio. Quando però si trova solo e aggredito dagli avversari, si trova spesso a dover cedere il passo e la fascia.

Chelino 6.5 (premio stagnola Sky): tutto si può dire, tranne che abbiamo perso per colpa sua. È largamente il migliore in campo per buona parte della partita. Manca però nel momento decisivo, quando bisognerebbe mantenere i nervi saldi, fare il mediano e giocare di rimessa. Lui però ha corsa ed è generoso, va sull'ala a spingere. Il contropiede, così, diventa l'arma preferita degli avversari, che avendo piedi buoni ci infilzano facilmente.

Boezio 5.5: è l'unico che potrebbe farci fare il cambio di passo, e quando riesce a giocare con la palla tra i piedi e un po' di spazio, domina. Non appena il centrocampo si fa un po' più affollato e gli avversari alzano (di molto) il ritmo, la sua macchina si inceppa. Combatte fino all'ultimo (anche troppo: nel finale si scappa quasi una rissa con un avversario particolarmente provocatore), ma tatticamente sparisce un po'.

Angelo 5.5: dopo cinque minuti è già a quota due gol. Sembra la sua partita. Poi però, forse anche complice la necessità di dover tornare a giocare terzino quando i difensori hanno il loro turno in porta, si perde. Fa tutto troppo di fretta, e troppo spesso troppo da solo, per poter dare una mano quando servirebbe. Calma, testa alta e pressing, e potrebbe diventare devastante per chiunque.

Marco 6: forse la partita meno buona di una stagione fino a questo momento eccellente. Non manca l'appuntamento con il gol, ma non riesce a giocare di squadra come potrebbe e vorrebbe (sistemandosi come prima punta). Non riesce a sfruttare i suoi bolidi per tirare da qualsiasi posizione contro il portiere non di ruolo e nel finale, quando i difensori si arroccano, lui fa (come spesso accade) troppa fatica a trovare la porta. Uomo da contropiede, squadra da contropiede, e abbiamo perso in contropiede.