sabato, luglio 19, 2014

16 luglio 2014 - Katenaccio-Nardullese and friends 10 a 2

Facile vittoria del Katenaccio su una selezione curata da Mario Nardulli. Partita mai in discussione, con il Katenaccio che gioca una partita di rara praticità, con tante verticalizzazioni, una serie di bombe di Marco, Vito che si mangia i suoi soliti 4-5 gol davanti al portiere e Chila, splendido, tradito solo a 10 minuti dalla fine quando pregustava una partita senza reti subite.

Squadra compatta in tutti i reparti, con qualche sbavatura ma comunque assai positiva. Gli avversari invece sembrano poco assortiti e poco abituati a giocare insieme, e fanno molta fatica a far girare la palla e a far dialogare i giocatori più offensivi.

Chila 7: partita solidissima. Poco impegnato nella prima mezzora, molto di più nella seconda, quando gli avversari iniziano a spingere e a giocarsi il tutto per tutto. Fa due o tre interventi difficilissimi prima di essere infiocinato da due gol imparabili (il secondo, in particolare, molto bello). Peccato, perché è andato a un passato dalla rete inviolata.

Max 7.5: prosegue la sua miglior stagione nel Katenaccio. Fa reparto da solo, arriva dove i compagni di reparto non riescono ad arrivare, praticamente non perde un contrasto (figurarsi i contrasti aerei). Lui sarebbe diventato mediano, nel frattempo, ma nell'attesa del rientro di Mimì continua a inanellare partite eccellenti a guida del pacchetto arretrato.

Angelo 6: partita un po' sacrificata in difesa e con qualche problema di posizionamento con Taz-Chelino, che è attratto in modo pressoché irreversibile verso la sua "fascia" destra e spesso si trova a scontrarsi con il terzino titolare e, in alcuni casi, anche a perdere qualche pallone di troppo. Partita comunque positiva, senza grossi acuti e senza grossi danni.

Duni 6: fuori forma, cerca di stare dentro la partita senza fare troppi danni. Gioca molti palloni, ne sbaglia troppi, ma fa partire anche qualche buon contropiede. In difesa non è tatticamente alla sua altezza, ma si fa trovare quando serve. Con una partita "normale" di Max e di Chila, i suoi limiti sarebbero forse emersi con più nettezza.

Chelino 6.5: è il classico giocatore che piace ai tifosi. Corre, urla, strepita, ci mette il cuore. Ed è il classico giocatore che piace agli allenatori perché si sbatte. Ciò detto, Stagnola non solo urla, ma riceve le urla disperate dalla difesa: volevamo un mediano, abbiamo un terzino, una mezzala, un incursore, un centometrista. Per fortuna ci possiamo permettere tutta questa roba senza grossi scompensi.

Vito 7: il suo principale merito (e che merito!) è far trasformare Marco in Van Persie, ma vale anche il contrario. Insieme sono Batman e Robin, da soli rendono meno entrambi. Ci sono cose che cambiano in meglio, tipo druido miracoloso e pozione di Obelix, e ci sono cose che non cambieranno mai: sbagliare 4 gol a due metri dalla porta genera commenti irriferibili provenienti dal pacchetto arretrato (ti vogliamo sempre molto bene).

Marco 8 (uomo stagnola Sky): segna da ogni posizione, in ogni condizione e a ogni ora. Sinistro destro dopo un errore dopo un assist di prima di seconda. La difesa avversaria non è esattamente irresistibile, ma lui ottiene molti risultati non mollando mai, vincendo contrasti, impegnandosi fino alla fine. Uomo stagnola Sky per acclamazione, ché manco i congressi di Forza Italia con Berlusconi erano così scontati.







venerdì, luglio 04, 2014

3 luglio 2014 - Katenaccio - L'Apecorina 3 a 5

Sconfitta irritante del Katenaccio contro L'Apecorina al termine dell'ennesima sfida all'ultimo tiro in porta, che oramai rende questo match un vero e proprio classico. Sconfitta irritante perché tranquillamente evitabile, come buona parte delle partite (per fortuna non tantissime) perse quest'anno. 5 a 3 il risultato finale, con la partita in bilico fino alla fine. Ma che non fosse la serata giusta, si era capito praticamente subito. Dopo circa 15 minuti Cruz, partito nel suo nuovo ruolo di terzino sinistro (a lui gradito) inizia a fare il centravanti senza avvisare nessuno. Poi non riuscirà a fare l'uovo da nessuna parte, la squadra cambia posizioni 4 volte pur di assecondarlo, ma quando va così non c'è niente da fare. La difesa tiene, l'attacco è praticamente inesistente. Grandissimo impatto di Lele, all'esordio col Katenaccio. Due gol da difensore centrale, uomo stagnola Sky.

Chila 6.5: para quasi tutto il parabile, salva troppo spesso situazioni nell'uno contro uno ravvicinato, non riesce a parare davvero tutto, ma insieme a Lele è l'unico che può uscire dal campo senza particolari rimpianti. Unica nota negativa (in concorso di colpa con l'attacco): non riesce mai a far partire azioni pericolose con i suoi consueti lanci immediati.

Lele 7 (uomo stagnola Sky): all'esordio assoluto con il Katenaccio e in un match storicamente molto fisico, gioca con assoluta personalità, testa alta e alla fine è nettamente il più pericoloso della nostra squadra. Da centrale, in un paio di sortite offensive generate da palle inattive, segna due gol pressoché identici e da posizione impossibile. Butta per aria parte della sua eccellente partita cincischiando con Riccio in occasione dello splendido gol di Angelo per il 5 a 3 che chiude l'incontro.

Duni 6: in un'ora cambia ruolo almeno cinque volte (e non è il solo). Per forza di cose diventa esperto di diagonali, giocando una partita più che sufficiente dal punto di vista difensivo, anche se una deviazione sul secondo gol e un contrasto perso sul quarto appannano in parte una prova comunque generosa.

Chelino 6: mezzi fisici oramai strabordanti (sta come il toro!), ma questa volta manca il grande impatto sulla partita. La squadra perde la calma troppo presto a causa del comportamento di Cruz, e lui (come troppo spesso accade) è quello che la perde per primo. Alterna fasi di agonismo puro a fasi sostanzialmente irrilevanti. Molto meglio in difesa che in fase offensiva. Soffre (come tutti) le costanti rotazioni per provare a tenere un equilibrio in campo.

Cruz 4: contro L'Apecorina servono 7 giocatori concentrati per un'ora. Non ci possiamo permettere il lusso di giocare con un problema mobile, specie in una squadra con tanti innesti e senza centravanti. È il nostro Balotelli: se volesse sarebbe il più forte di tutti e vincerebbe le partite da solo. Purtroppo, troppo spesso, non vuole. A fine gara, negli spogliatoi, riconosce di aver fatto danni. Almeno questo.

Riccio 5: è il grande, grandissimo rimpianto di giornata. Generoso, bravo negli inserimenti, veloce. Ma allo stesso tempo inconcludente, incapace di vedere la porta, a volte solo e a volte fin troppo in compagnia. Con una sua prestazione concreta ci saremmo permessi il lusso di gestire il Cruz di giornata, ma al referto finale mancano proprio i suoi gol.

Vito 5.5: un po' come nel caso di Cruz, si capisce subito se le sue partite saranno incanalate nel verso giusto. Sente la mancanza di Marco, sente in generale la mancanza di assistenza e fa ciò che un leader deve fare: provare a cercare la porta. Fino a qui, tutto bene. Il punto è che ci sono giornate in cui potrebbe tirare 20 volte, e non segnare mai. Un gol lo fa (per altro su un errore di controllo del difensore avversario), ma quanti ne sbaglia.