martedì, settembre 30, 2014

Mercoledì 24 settembre - Real Katenaccio - Nardullese 3 a 9

Il Katenaccio completa la settimana della vendemmia prendendone altre 9 dalla Nardullese, e facendone solo tre. La partita era compromessa ancor prima di cominciare: gli avversari erano al gran completo, noi senza portiere. Il Katenaccio fa comunque la sua onesta partita, rimanendo in gara finché può. Di fatto il match finisce con l'infortunio di Marco (caviglia), che si ripara in porta dove resta fermo per il dolore e non può evitare tre o quattro gol che un portiere avrebbe certamente evitato.

Ci consoliamo con Vujadin Boskov: meglio perdere una partita 4 a 0 che quattro partite 1 a 0.

Marco s.v.: già eravamo senza portiere, poi si perde pure il centravanti, che zoppicando va in porta dove non riesce a muoversi e a evitare gol con rimpalli a mezzo metro... La mazzata finale su una partita già tutta sbagliata.

Riccio piccolo 5.5: iniziare con una partita del genere è come mandare uno delle giovanili del Bari direttamente in Champions League. Il talento c'è tutto, l'età gli sorride. Se vorrà crescerà tra i senatori del Katenaccio. L'impatto iniziale sulla partita è molto buono: corsa e personalità. Ma la disciplina tattica non è il suo forte: dopo aver lasciato scoperta la fascia destra per troppe volte, va a sinistra dove in realtà la situazione non migliora troppo.

Max 5.5: in una squadra che prende nove gol, è difficile dare la sufficienza ai difensori, sebbene le colpe di questa sconfitta nascano da molto lontano. Fa quel che può, ma è chiaro che le partite in cui deve affrontare un solo attaccante gli riescono decisamente meglio rispetto a quelle in cui gli inserimenti sono tanti, numerosi e tutti forti.

Duni 5.5: come sopra. Non si può dire che faccia danni clamorosi, ma alla lunga esce con le ossa rotte dalla sfida con gli avversari molto più forti tecnicamente e molto più veloci di lui. Nel finale prova a dare un po' di spinta nell'insolito ruolo di terzino destro, ma la frittata era già stata fatta.

Boezio 5.5: a costo di ripetersi, per il nostro talentuoso centrocampista vale il discorso fatto per tutti gli altri. Non si può dire che giochi male, ma distribuisce le responsabilità delle difficoltà di sistema con tutti gli altri. Non gli riesce neanche ciò che di solito fa molto bene: saltare l'uomo e tirare da lontano. Troppo traffico davanti a sé.

Cruz 5.5: ci sono tutti gli ingredienti sbagliati per lui. Partita difficile, portiere assente, ruoli incerti, attaccanti infortunati o evanescenti. Potrebbe portare a casa un 4 dei suoi, invece tutto sommato gioca in modo decente, al netto della consueta quantità di palloni persi in modo evitabile, nel tentativo di dare un senso alle trame offensive del Katenaccio.

Riccio grande 5.5 (uomo stagnola Sky): non fa meglio degli altri, ma ha un merito che forse gli altri non hanno e che gli fa conquistare la palma di meno peggio in campo, e cioè corre fino alla fine, senza risparmiarsi. Sul 7 vs 7 sembra in difficoltà, bisognerebbe provarlo su campi più grandi dove può correre e buttarsi negli spazi. Gli manca, come di consueto, la vena realizzativa.







sabato, settembre 20, 2014

Mercoledì 10 settembre - Real Katenaccio - Foschini and Friends 7 a 3

Vittoria 7 a 3 per il Katenaccio contro una selezione guidata da Giuliano Foschini. Partita mai in discussione, e condizionata abbastanza apertamente dall'assenza di un portiere di ruolo nella squadra avversaria. Tra i pettirossi, Cruz risponde alla disperata convocazione otto minuti prima di scendere in campo, a causa di un bidone 28 minuti prima di scendere in campo (articolo 1230 del codice penale): è già uomo Stagnola Sky per questo gesto eroico, ma poi merita ampiamente la palma con una prestazione eccellente. Insospettabile l'intesa tra Soda e Marcolinho in avanti, con Stagnola a spezzare in due la difesa avversaria con le sue fughe sulla destra. La difesa, sulla carta il reparto più fragile, tiene botta piuttosto agilmente del forte attacco che aveva di fronte: i tre gol subiti sono figli di infortuni individuali più che di errori tattici.

Finale pesantemente condizionato da una discussione inutilmente accesa, con scambi di "complimenti" tra le squadre e Giuliano che lascia il campo per protesta, facendo calare il sipario su una partita che comunque aveva già preso una direzione piuttosto chiara.

Chila 6: partita molto positiva condizionata da due episodi. Uno oggettivo: un errore in occasione di uno dei tre gol subiti. Uno soggettivo (nel senso che lui difenderà la posizione fino all'ultimo e io lo cazzierò soprattutto perché avevamo ragione): alza inutilmente il tono della discussione a margine di qualche parola di troppo, facilitando la fine anticipata della partita. Gli hanno detto che non scopa: considerando che non vedrà queste pagelle prima di 48 ore, penso che non si debba aggiungere altro.

Fulvio 6.5: partita senza grosse sbavature. È lì, rischia poco e nulla, si fa trovare quando serve, quando può fa ripartire la manovra. Si trova bene con Chelino quando arriva sulla sua fascia di competenza, anche se non può spingere per l'eccesso di traffico. Poteva essere schiacciato dalla grande mobilità dell'attacco avversario, alla fine vince ai punti.

Duni 6: non sa giocare d'anticipo, negli uno-contro-uno aerei ha la capacità di coordinazione di una tartaruga. Di base ci sarebbero tutte le condizioni per subire. E invece gioca una partita di grande diligenza: dal centro non si passa praticamente mai, guida il reparto, chiude a sinistra quando Cruz spinge. La stupidità con cui si fa fregare da Bino in area dopo avergli rubato il pallone è però una roba peggiore del Napoli contro l'Athletic Bilbao.

Cruz 7.5: (uomo stagnola Sky): premio assegnato prima del fischio d'inizio, prima volta nella storia, a causa di un salvataggio da un bidone criminale di Rocco, bidone annunziato con un preavviso che avrebbe ucciso tutti. Lui però risponde, si mette a fare il terzino sinistro (ufficialmente il suo ruolo preferito), gioca con i compagni, segna, lancia, passa, fa la differenza. Quasi da dargli due premi al prezzo di uno.

Soda 7: è la grande, e assai piacevole sorpresa di giornata. I fraseggi con Marco non fanno rimpiangere Vito, pur essendo due giocatori completamente diversi. Spazia su tutto il fronte d'attacco, dialoga con Cruz e Chelino, si butta in area, segna e fa segnare. Un solo errore piuttosto importante sul primo gol avversario. Comunque tanta roba.

Stagnola 7.5: è in modalità diavolo della Tasmania. Battezza la fascia destra, parte dal centro, punta l'uomo e lo supera quasi sempre. Torna a centrocampo a inseguire, non commette il consueto errore di generosità ed è raramente fuori posizione. Paradossalmente è proprio la sua devastante capacità di fare la differenza (e qualche contrasto ruvido di troppo) a generare l'inizio della fine del match, ma lui stavolta non ha colpe.

Marco 7: in una porta senza titolari di ruolo e in una difesa tanto trafficata quanto lenta, il nostro centravanti ha gioco fin troppo facile. Peraltro riceve più passaggi del solito, anche in ragione di un'insolita predisposizione del Katenaccio di giocare palla a terra e con passaggi corti. Chiude il match con la consueta ottima impressione.


venerdì, settembre 19, 2014

Mercoledì 17 settembre: Real Katenaccio - Factory 4 a 2

Il Katenaccio batte una rappresentativa del Factory per 4 a 2 al termine di una partita non entusiasmante dal punto di vista tecnico. O almeno, ciò è stato vero fino allo 0 a 0, quando Fulvio decide di spazzare la noia con un disimpegno sciagurato che ha portato al vantaggio avversario.

A quel punto i pettirossi, come spesso accade, si sono ricordati che il calcio è quello sport in cui occorre segnare un gol in più dell'avversario (o subirne uno di meno, forse a noi è più adatta questa variante) e hanno deciso di imitare la Roma, che nel frattempo ne piazzava cinque in Champions.

Fulvio Maicon si riscatta con un assist al bacio per Marco Iturbe. Poi assist di Duni per Silvio Milanetto (diciamo Nainggolan, ma la verità è un'altra) che risolve un flipper. Punizione di Marco con deviazione e gol della sicurezza, ancora di Marco, su assist esagerato di Silvio (che nel frattempo aveva preso due pali con un solo tiro eccezionale, e si era conquistato il premio stagnola Sky).

Nel finale arriva un rigore avversario a sancire il risultato finale.

Chila 7: una parata su un colpo di testa a botta sicura a due metri dalla linea di porta è già in nomination come migliore parata della stagione. Per il resto è praticamente impeccabile. Parate decisive quando serve, dà tranquillità al reparto, non rischia sulle palle inattive (l'uomo del palo ha detto sì). Pensate, non ha neanche litigato con gli avversari, anche se Cruz gli aveva servito l'occasione su un piatto d'argento. Come fai a non amarlo?

Max 7: se fossi il responsabile marketing del Katenaccio (ah, lo sono? Carofiglio, facciamo due manifesti?) farei una campagna con lui testimonial. È l'essenza della nostra ignoranza: corsa, lotta su tutti i palloni, calci dati, calci presi, urla sovrumane. L'avversario di giornata è tosto, alto, forte e bravo con i piedi, ma non segna e non c'è verso. Causa il rigore del 4 a 2 finale, ma questi sono gli inconvenienti del mestiere.

Fulvio 5.5: un errore da matita blu parzialmente ristorato da un assist clamoroso in occasione del primo gol, che conferma una certa e inesplorata attitudine da ala del nostro terzino Rai. Ma in generale sembra fare fatica contro squadre molto toste fisicamente come quella del Factory. Il grosso delle insidie di giornata arriva dalla sua fascia. Lui comunque non perde mai la calma.

Duni 6: la siderale distanza dal peso forma e le sveglie all'alba creano tutte le condizioni per disputare la sua peggior stagione, dopo aver (forse) disputato la sua miglior stagione l'anno scorso. La quantità di disimpegni elementari sbagliati ricorda i tempi d'oro in cui, complice anche l'assenza di lenti a contatto, non riusciva a mettere insieme tre passaggi giusti di seguito. Eppure, nonostante sia la morte del calcio, riesce comunque a presidiare decentemente la sua zona di competenza.

Cruz 5.5: come già detto e stradetto, la partita no del nostro genio e sregolatezza la riconosci dalle piccole cose. Al minuto 7 dice "questo è scemo" a un avversario che lo sbatte contro le reti di protezione, inizia una semi-rissa, per fortuna risolta, e a quel punto smette di correre e inizia a passeggiare. Ondeggia tra stucchevoli mosse in solitaria, eccellenti idee da lontano e assist che solo lui può immaginare. Se giocasse di più con la squadra riceverebbe molti più palloni e vincerebbe le partite quasi da solo.

Borghezio 7.5 (uomo stagnola Sky): tre enormi meriti. Fa reparto (centrocampo) da solo. Trova un assist da categoria superiore dopo un'ora di gioco, mettendo Marco da solo davanti al portiere per il gol ammazza-speranze degli avversari. Realizza la migliore azione individuale della giornata con uno splendido tiro da fuori che riesce a prendere palo sinistro e palo destro, rigorosamente interni. Segna pure. Il migliore in campo per acclamazione.

Marco 7.5: un gol alla Van Persie, un gol abbastanza a culo, un gol da condividere con Borghezio, il solito lavorone di corsa, sponda, recupero di lanci arquati di Chilavert, tentativo di controllare in modo decente le fionde di Duni e così via. La solitudine dei numeri primi. Quando lui è in forma, la squadra va molto meglio. E lui è in forma da un annetto.










martedì, settembre 09, 2014

Real Katenaccio - Diretta Gol: 6-1

Ricomincia la stagione di partite per il Real Katenaccio, dopo una prima sgambata interna tra Attacco e Difesa(vinta in maniera abbastanza netta dall'attacco): I Diretta Gol per la prima volta ci sfidano e noi di buon grado accettiamo.

Per la prima volta il Katenaccio trova di fronte a se una squadra che oltre ad avere nei suoi giocatori molta velocità e tecnica, gioca con un modulo diverso dal solito 3-2-1 e questo sebbene possa sembrare una pura formalità sul campo mette in crisi l'intera difesa katenacciara non abituata a subire contropiedi portati avanti da più di 2 persone.
I primi 10 minuti sono di stallo e studio delle due squadre, fino all'infortunio di un avversario costretto a lasciare il campo per almeno 15 minuti; di lì in poi il Katenaccio trova più spazi per attaccare e complice anche gli avversari un po' egoisti ed un po' imprecisi sotto porta riesce a mantenere sempre il vantaggio in maniera tranquilla.
Un unica incertezza difensiva regala il gol della bandiera ai Diretta, che ad onor del vero impattano anche contro un Chila in splendida forma.
Il risultato finale è un tennistico 6 a 1 con i 3 gol di Marco e un gol a testa di Silvio, Rocco e Vito.

Chila 8( premio stagnola Sky): Se il risultato finale è così ampio è anche merito delle sue parate. Concentrato fino alla fine della partita, soprattutto quando il katenaccio cede un po' fisicamente e c'è più lavoro per lui.
Per tutta la gara anche un sorriso in più per merito dell'uomo sul palo sempre presente e al suo servizio

Rocco 6,5: Gioca come terzino destro ma la sua propensione è attaccare. la sufficienza è piena perchè da una grossa mano agli attaccanti, ma mezzo voto in meno per la fase difensiva che a volte è imprecisa, a volte manca proprio.

Mimì 7: Tre giorni a Bari e non ci pensa su due volte a mettere gli scarpini e scendere in campo. Gioca sempre d'anticipo sugli avversari e quando può cerca di impostare l'azione da dietro. si concede anche lui qualche sbavatura anche a causa del risentimento alla caviglia.

Max 6,5: senza infamia e senza lode. molto preoccupato a difendere più che attaccare, spesso impreciso nell'impostazione del gioco, guadagna mezzo voto in più per gli ultimi 10 minuti della partita quando c'è da sbattersi un po' di più dietro insieme a Mimì e Chila.

Vito 6,5: in attacco con Marco è una mina vagante, gioca bene sia di sponda sia negli spazi. l'unica pecca è che non aiuta molto Silvio a centrocampo e lascia molti spazi agli avversari.

Silvio 7: Nonostante il recente premio vinto "Omar Milanetto", corre per tutta la partita appoggiando la manovra, impostando le ripartenze e aiutando non poco la difesa nei momenti più critici. solo leggermente impreciso sotto porta.

Marco 7,5: 3 Gol e tanta sostanza per un squadra che nei momenti più difficili della gara si affida alle sue sponde, ai suoi dribling e le sue cannonate.