giovedì, novembre 24, 2011

Torneo di Storie, terza giornata: Cruz, ci manchi - Katenaccio 1 - Paninomania 3

Seconda sconfitta in tre giornate per il Katenaccio che a questo punto deve ridimensionare, almeno per ora, le sue ambizioni verso il Torneo di Storie. Abbiamo perso di due gol, 3 a 1 (il terzo nel pieno del recupero del secondo tempo) e la squadra è stata incredibilmente in partita per tutto il tempo, sfiorando il pareggio un minuto prima della mazzata finale.

Però, senza dubbio, meritavamo di perdere e probabilmente con un passivo ancora peggiore. La squadra, in verità, ha fatto quello che poteva con le risorse in campo disponibili. Difficilmente ci era capitato di scendere in campo senza nemmeno uno tra Cruz, Pigi, Marco, Fanelli, Carofiglio, Michele (più tutti gli attaccanti che hanno onorato la maglia pettirossa); obbligare Riccardo a giocare prima punta, con Boezio completamente fuori forma (esce quasi per autopunirsi), equivale a non avere possibilità di giocare la palla.

La difesa, messa sotto pressione per un'ora intera, tutto sommato ha anche retto soprattutto grazie alla strenua resistenza di Giangi, migliore in campo nonostante il passivo. E la squadra, a fine primo tempo, era riuscito a difendere la pelle e a chiudere sullo 0 a 0. Nella ripresa si iniziava già a sentire l'odore della beffa del Katenaccio, il gol in contropiede, l'episodio favorevole; ma è Mimì a dare il là per il gol avversario che sblocca il risultato mandandoci ovviamente in crisi.

Difficile impostare con tre difensori fissi + Max, difficile cercare la profondità senza punte, difficile giocare la palla sia bassa per i limiti tecnici dei difensori, sia alta per i limiti fisici degli attaccanti. Eppure la squadra ha giocato una seconda parte di ripresa quasi commovente, sopperendo a tutti i limiti tecnici con un incredibile arrembaggio che ha prima portato ad accorciare le distanze e poi a sfiorare il pareggio con Duni e Max prima di essere mandati KO nel finale.

Si perde, si perde ancora, forse è un episodio casuale e forse è la spia di un malessere. Di sicuro non possiamo più giocare senza attaccanti di ruolo.

Giangi 7.5: giocare una partita così è molto difficile. Ha tenuto in piedi la squadra quasi da solo per gran parte della gara e se siamo riusciti a giocarcela fino all'ultimo, molto è dipeso da lui. Parate di tutti i tipi: sulle bombe, in uscita, di pugno, in presa alta, a terra, su palla inattiva. La sconfitta della squadra è una beffa per il nostro portiere, decisamente il migliore in campo.

Alberto 5.5: soffre moltissimo sulla fascia sinistra, dove in effetti gli avversari correvano molto forte. Un po' meglio sulla destra, ma in una partita così ci può stare che lui soffra. Gli avversari giocavano moltissimo la palla, si inserivano e correvano: non era l'arroccamento classico dove lui, trapiantato dalla Scottish Premier League, si esalta.

Mimì 5.5: una disattenzione in marcatura come quella avuta sul primo gol ci può stare. Purtroppo il suo peso specifico nel match appare assoluto: per come eravamo messi in campo, non ci potevamo permettere di passare in svantaggio. Così è stato: per il resto una buona gara (con qualche errore tattico dettato dalla generosità). Peccato.

Duni 6: quando è puntato nell'1 contro 1 soffre, ed è ragionevole. Ma tutto sommato tiene. Dai suoi piedi sgangherati passano fin troppe azioni offensive. Riesce anche a spingere, godendo di una discreta libertà, ma raramente riesce a fare la differenza. Una dignitosa prova da terzino, senza infamia e senza lode. Serviva qualcosa in più.

Dario 6.5: il migliore dei difensori. Nel primo tempo appare spaesato, in difficoltà fisica (abbastanza inusuale). Dopo la sosta per la rotazione a inizio secondo tempo rientra e sembra trasformato: personalità, grinta, possesso palla, agonismo e anche uno splendido assist a Riccardo per il momentaneo 2 a 1.

Max 5.5: prestazione incompiuta. Pare oramai evidente che possa giocare come mediano: le capacità di interdizione non si discutono. Ma ovviamente fa fatica quando c'è bisogno di impostare (e ieri il mediano doveva farlo, in assenza di soluzioni), così come fa molta fatica quando la zona centrale del campo è troppo piena. Non tira, spesso passa male, compromette il duro lavoro da lui fatto per raccogliere la legna in mezzo al campo. E sbaglia tanto nell'area avversaria.

Boezio 4.5: esce dal campo a metà ripresa, da solo, senza infortuni. Ha giocato sì e no mezz'ora. E non è riuscito a fare l'uovo. Prova prima punta, non si fa disprezzare all'inizio, ma l'intensità dura soli 5 minuti, poi spezza il fiato (per sua stessa ammissione) e non rientra più nella partita. Non riesce né a impostare né a tirare. Con lui in forma ce la saremmo giocata di più.


Biagio 5: tanto fumo, pochissimo arrosto. Con la palla tra i piedi non si fa disprezzare, e non si può certo dire che non si sia impegnato, ma porta a casa una prestazione quasi irrilevante: tira poco, imposta quasi nulla, incide molto marginalmente. È come se avessimo avuto un'ala molto larga mentre la squadra aveva bisogno di centravanti.


Riccardo 6: è l'unico dei nostri veramente pericoloso e, non a caso, è sua l'unica marcatura di una giornata assai difficile per la fase offensiva. È anche l'unico che ha saltato l'uomo, che ha tirato con continuità e ha impensierito la difesa avversaria. Spesso è solo davvero, altre volte neanche prova a cercare i compagni né ha difeso la palla per far salire la squadra. Ma di più, forse, non si poteva fare.







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