giovedì, dicembre 01, 2011

Torneo di Storie, quarta giornata - Non gira: Katenaccio - Blue Schytes 1-1

Il Katenaccio non riesce più a vincere e, dopo aver dato la sensazione di poter dominare i suoi avversari, lascia il campo di gioco con la sensazione di aver guadagnato un punto più di averne persi due. La partita ha un risultato tipico del calcio a 11: 1 a 1 il risultato finale.

Nella prima frazione i pettirossi, pur non facendo niente di trascendentale, gestiscono bene gli spazi, non rischiano praticamente nulla e si presentano diverse volte nella metà campo avversaria. Gli attaccanti questa volta ci sono, ma né Cruz (che non riesce, forse non vuole, giocare punta), né Michele riescono a far male; dietro Riccardo appare spaesato mentre Biagio, forse il più positivo dei nostri, fa tanta corsa ma non riesce a trovarsi coi compagni. A sbloccare la situazione è perciò una palla inattiva: su calcio d'angolo c'è la zuccata di Max, perentoria.

Nella ripresa, ancora una volta, si spegne la luce. La scelta di posizionare Max nel suo nuovo ruolo di mediano (dopo un'ottima prova da terzino destro nel primo tempo) si dimostra infelice: il nostro insegue il pallone mostrando un po' di indisciplina tattica. La difesa regge, Giangi sale sugli scudi ma su un tiro velenoso, apparentemente non irresistibile, gli avversari pareggiano.

Una clamorosa traversa di Cruz che grida ancora vendetta è l'unica grande occasione da gol in mezzo a un arrembaggio confuso ma pericoloso degli avversari, a cui manca chiaramente un rigore generosamente non concesso dall'arbitro su fallo di Alberto.

Alla fine il Katenaccio muove la classifica ma non smuove gli umori, grigi, dello spogliatoio.

Giangi 6: a quel tiro che gli è rimbalzato davanti ci avrà pensato per diverse ore. Poteva finire imbattuto e portare a casa una vittoria, ha parato in situazioni decisamente più difficili di quella, ma a un certo punto ha ceduto. Per il resto, è il solito grandissimo portiere, soprattutto sulle conclusioni ravvicinate. Nella valle di lacrime di questo torneo c'è una certezza: tra i pali siamo al sicuro con lui e Chila.

Alberto 6.5: poteva fare il danno ma l'arbitro lo salva e così salva anche la sua buonissima partita. Costretto dalla rotazioni a fare tutto (parte a sinistra, poi si piazza al centro, chiude a destra), si comporta bene in qualsiasi contesto, brillando particolarmente nei movimenti con Duni a inizio ripresa. Spesso chiede scusa per la sua prestazione, ma in realtà esce dal campo in modo molto più che dignitoso.

Mimì 6.5: non gli si può contestare praticamente niente. Fisicamente non sembra al massimo, tatticamente è invece il solito rompiscatole: anticipi, palla giocata a testa alta, qualche problema a liberarsi del pallone ma comunque intensità e affidabilità garantita. Rientra un minuto prima del gol del pareggio e questo certamente non aiuta il morale.

Duni 6: un impiegato. Corre poco, spinge poco, difende il giusto, non corre rischi, fa pochissimi errori, qualche recupero, tante diagonali. Una partita sostanzialmente anonima, anche perché la squadra non riesce a sviluppare un gioco ordinato, basato sull'appoggio costante delle fasce laterali. Esce dal campo senza infamia e senza alcuna particolare lode.

Max 6: inizia a diventare una costante, in questo caso resa ancora più pesante dal cambio tattico: un primo tempo nettamente sopra gli scudi, impreziosito anche dall'unico gol della nostra squadra e un secondo tempo nella nuova posizione, dove sbaglia quasi completamente l'interpretazione. Dovrebbe piazzarsi davanti alla difesa a fare le barricate, invece insegue i giocatori in tutte le zone del campo, e il gol non a caso arriva proprio da un tiro da posizione centrale, da fuori area.

Riccardo 5.5: non fa l'uovo. Non viene a prendersi il pallone, come ci si aspetterebbe da un playmaker; non riesce a inserirsi per vie centrali quando il resto della squadra fa possesso; fa fatica anche a spezzare il gioco avversario. Fa una cosa davvero importante, cioè lo splendido angolo che permette a Max di segnare, ma per il resto la sua prova è insufficiente.

Biagio 6: l'unico che lì davanti fa qualcosa di buono. Non è davvero decisivo, ma corre tanto, porta palla, recupera palloni, mostra coraggio, tira più degli altri. Essendo nuovo ha bisogno di carburare con la squadra, per fortuna siamo a un punto della stagione per cui possiamo permetterci degli esperimenti, ma lui, Ricky e Michele chiedono esplicitamente di fare le misure con noi per poi essere devastanti.

Michele 5: soffre in modo abbastanza inopinato. Sembrerebbe una partita ideale per lui: difesa avversaria non insuperabile, spazi stretti ma non bloccati, portiere non irresistibile. Dovrebbe prendere palla e tirare, o cercare gli scambi con Cruz (un paio, quando ci sono stati, sono stati bellissimi). Non riesce a fare quasi niente di tutto questo. Alla fine vorrebbe rientrare e in effetti non dovrebbe uscire per ultimo. Ci riproveremo.

Cruz 5.5: quando lo vedi nella nostra metà campo capisci che non è giornata. I suoi sintomi oramai sono conosciuti: non è chiaro il motivo del suo indispettirsi, perché non sfigura affatto durante la partita, nei rari momenti in cui fa l'attaccante. Ma purtroppo si incupisce e arretra. E avrebbe comunque potuto vincere la partita con un altro numero dei suoi: ma la traversa a questo giro ha detto no.


1 commento:

MasteRL ha detto...

ciao evviva l'informazione http://www.fenicenews.com/?p=328