sabato, gennaio 11, 2014

9 gennaio 2014 - Katenaccio - Rosafante 9 a 1

Anno nuovo, squadra nuova, o qualcosa del genere.

In realtà in campo c'è il giusto mix di senatori e nuovi innesti, ma ciò che colpisce è il modo di stare in campo. Uno dei migliori Katenacci di stagione, forse uno dei migliori Katenacci degli ultimi tempi, porta a casa un pienissimo 9 a 1 contro un avversario storicamente ostico contro il Rosafante.

Ciò che colpisce, rispetto al solito e rispetto ai nostri difetti congeniti, è la tenuta nella gara. Raramente i pettirossi hanno avuto lo stesso livello di intensità per sessanta minuti. Oramai stava diventando ricorrente una tendenza a giocare splendide prime parti di gara per crollare nel finale, o al contrario si entrava molli in campo e ci si risvegliava quando era troppo tardi.

Questa volta, invece, c'è stata al massimo una pausa di intensità di cinque minuti a cavallo dell'unico gol subito. Per il resto, il Katenaccio ha giocato sempre come se si fosse sullo zero a zero. E dire che il pallino del gioco lo ha tenuto in mano il Rosafante quasi sempre, ma il grande numero di passaggi, tagli, corse sulle fasce e iniziative centrali degli avversari è stato poco più che sterile, mentre i pettirossi hanno potuto orchestrare nel miglior modo possibile, cioè in contropiede, e sono stati letali in due fondamentali. 4 gol su 9 sono derivati da disattenzioni difensive: errore dei Rosafante uguale gol fatto, praticamente al 100% dei casi. Altri 4 gol sono derivati da azioni in massimo tre tocchi. Scarico laterale, corsa, alleggerimenti, cross al centro e tapin vincenti spesso a pochi metri dalla porta. Il restante gol è una prodezza individuale di uno straripante Carofiglio.

Dietro Chila tiene botta senza grossi problemi, e la difesa fa molto meglio rispetto alle ultime uscite.

nb. a fine anno ci siamo presi un sacco di mazzate dagli amici di Fabio Fanelli in un bellissimo matinée al Free Time con un sole quasi primaverile. Non è che non abbiamo fatto le pagelle per reticenza, ma solo perché non ci siamo organizzati. 

Chila 7: questo tipo di partite è solitamente velenoso perché i pericoli arrivano raramente e in modo piuttosto casuale. Però il portierone c'è e si vede almeno in un paio di interventi bassi decisivi. Solo lui poteva andare a litigare con l'attaccante avversario (pur avendo ragione) a fine gara, sul 7 a 1. È il nostro Balotelli.

Vittorio 6.5: il ragazzo è forte, ha i piedi, ha intensità, corre come un pazzo, è perfetto per il Katenaccio. Ma non sempre sembra trovarsi a suo agio con compagni di squadra tarati da anni a giocare come se fossero in Scottish Premier League e non come se fossero nelle difese della Juve di Conte. Parte terzino, un ruolo non propriamente suo, fa il bello e il cattivo tempo con Chelino sulla fascia, ma alla fine perde troppi palloni avanti e paradossalmente fa meglio dietro.

Angioletto 6.5: partita a due velocità. All'inizio è praticamente perfetto, nella prima mezz'ora è probabilmente il migliore dei nostri. E lo è perché è ordinato. Fa il suo compito, perfetto nei ripiegamenti, non cerca cose troppo difficili, non ha la sua consueta fretta di strafare. Alla distanza, vuoi per stanchezza o vuoi per insofferenza in un ruolo non suo, inizia a cercare di alzare il suo ritmo ma in realtà va fuori giri. Partita comunque assai apprezzabile.

Duni 6.5: gioca centrale perché non può fare diversamente (Mimì, torna presto, che faccio fare brutta figura), negli ultimi due anni è successo spesso. È lento, fuori forma, timido, impacciato, con problemi di coordinazione. Eppure, non si sa bene come, con generosità e un briciolo di saggezza tattica, guida la difesa con ordine. Alla fine il tabellino del risultato finale parla molto chiaro e promuove il capitano.

Chelino 7: fisicamente è il miglior Carofiglio di sempre. Tra l'apnea, gli allenamenti e i grandi sforzi fuori dal campo (Stagnola!) ci mancherebbe altro. Quando riesce a non mettersi fretta da solo, è semplicemente devastante. Raggiunge il fondo un'infinità di volte. L'ultimo passaggio non sempre riesce, ma quando c'è, è quasi sempre gol perché mette l'attaccante solo davanti al portiere. Il suo gol è certamente il migliore del match.

Pierpaolo 7.5: non so come la pensino i miei compagni di squadra, però la partita di giovedì è stata illuminante dal punto di vista tattico e strategico. La prestazione del nostro regista avanzato è la conferma, se mai ci fosse bisogno, che il Katenaccio non darà mai il massimo senza un centrale di centrocampo. Si vince più facilmente con Pier, con Puma, con Max lì in mezzo (figurarsi con due di loro insieme). Quando Pier ha il pallone tra i piedi, è quasi come metterlo in cassaforte. Offre sempre due soluzioni di tiro e passaggio. Fondamentale.

Marco 7.5: sta giocando forse la sua migliore stagione con il Katenaccio. Il Rodrigo Palacio di Via Campione (nel senso che lo lasciamo da solo in mezzo a quattro difensori e gli diciamo 'veditela tu') è molto cambiato rispetto al passato. Prima era l'ala che tirava i terra-aria e ti risolveva le partite così. Ora è prima punta di enorme sacrificio, fa gol meno belli, ma ne fa anche molti di più... il tabellino a questo giro dice cinque, e dice anche che per questo è il migliore in campo.

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