venerdì, maggio 15, 2009

Duecento volte Katenaccio

23 febbraio 2006, il Puma decide di accettare l'eterna sfida proposta dagli storici rivali del Pappalettere e di riunire sotto la stessa maglia un gruppo di amici. Rosso, come il fuoco e la passione, ma gentile come l'uccellino che lo simboleggia, ecco il giusto equilibrio alla base di questa nuova realtà che stava nascendo. E chi lo avrebbe detto che, fra mille difficoltà, la cosa sarebbe andata avanti per tanto tempo, fino a raggiungere il traguardo delle duecento partite...

I senatori, in qualche modo, hanno cercato di resistere e di tenere alta la bandiera del Katenaccio. Alcuni ci sono riusciti, altri hanno preso altre strade, altri ancora sono solo in stand-by, ma pronti a ricominciare. Perché, come dice uno slogan in voga di questi tempi, il Katenaccio non torna indietro, ma vuole andare avanti. E poi ci sono i nuovi innesti, quelli che con la voglia di essere determinanti hanno accettato questa sfida, appassionante ed avvincente.

L'avversario per la duecentesima è la compagine de I Divani. Ma in questi casi poco importa l'avversario, né tantomeno il risultato (sebbene anche stavolta sia andata bene al Katenaccio), quanto il fatto di aver trovato un affiatamento e una coesione che - si spera - possa rimanere intatto per tante e tante altre partite ancora.

In ultimo, fra le tante cose belle, mi sia concesso di rivolgere un pensiero speciale ad uno dei più maestosi calciatori che in epoca recente abbiano mai calcato il terreno del San Nicola. Il biondo vichingo, Klas Ingesson, ci ha fatto un brutto scherzo. Perché noi non ci crediamo, Klas, che tu a quarant'anni annunci al mondo intero di avere quel brutto male. Non ci crediamo e sorridiamo, credendo che sia una burla. Sorridiamo perché tutti noi crediamo che, anche se fosse vero, quel brutto male lo caccerai via, da mastino del centrocampo quale sei.

Pagelle.

Chila 6,5: tre gol subiti, uno su rigore, altri due difficili da evitare. Per il resto solite uscite, soliti rinvii a casaccio, ma solita attenzione.

Marco 7,5: schierato da terzino destro per ovviare alle assenze in posizione arretrata, fornisce una prestazione convincente condita da due gol e tantissimi metri su e giù per la fascia.

Mimì 7,5: l'onestà fatta persona, concede un calcio di rigore all'avversario che neanche l'aveva chiesto, ammettendo candidamente di aver preso la palla con le mani. Che dire, la prossima volta rotola a terra coprendoti il volto, magari qualcuno ci crede davvero!

Ivo 7: grande prova sulla sinistra, è sempre molto calmo e preciso sia nei controlli che nei lanci, sebbene si veda che la posizione di terzino sinistro non gli si addica molto.

Puma 7: al rientro dopo un mese e mezzo di Stati Uniti, deve ancora smaltire le tonnellate di donuts che ha ingurgitato. Come sempre lotta a metà campo, ma è molto più impreciso delle altre volte. Glielo perdoniamo, ma deve rimettersi in forma al più presto.

Regalino 8: due gol, miriadi di assist, migliaia di metri. Come sempre i commenti potrebbero essere molto superflui. Questa volta però va fatto un appunto: a centrocampo la palla si potrebbe passare un po' di più, evitando i lanci a scavalcare la difesa.

Mario 7: fra tutti è sembrato quello che meno si è integrato in squadra. La prova è comunque più che sufficiente, ed il mezzo voto in più è dato dal gol realizzato a metà partita.

Ciccio 8,5: cinque gol, numeri d'alta scuola, un tiro violentissimo che se entra nello specchio della porta non può che far male. Ma il momento partita è quel calcio di punizione di sinistro che si infila sotto l'incrocio... e pensare che non è nemmeno il suo piede.

by Chila

2 commenti:

Rocky ha detto...

auguri al katenaccio e ai katenacciari!!!!!

duni ha detto...

Katenaccio vai avanti.

(io sto ingrassando, dovrò recuperare tutte le partite che mi sto perdendo non solo per onorare i colori, ma pure per puro egoismo)