venerdì, marzo 07, 2014

5 marzo - Katenaccio - L'Apecorina 2 a 3

Non potevamo vincere per sempre. Ma perdere come abbiamo perso ti fa comunque un po’ girare i coglioni. Il Katenaccio perde di uno contro gli amici-cugini de L’Apecorina al termine di una partita tiratissima e in bilico fino all'ultimo secondo, con tanto di epica pioggia torrenziale nel finale. Gli avversari hanno fatto la partita e alla fine non hanno rubato nulla, ma resta l'onta dell'incredibile quantità di gol divorati (e di legni presi) sul 2 a 1 per noi. Avremmo potuto chiuderla da katenacciari doc, facendo le barricate e beffando gli avversari; alla fine la regola 'gol sbagliati gol subiti' è stata, come sempre, implacabile.

Misceo 7: a lui non si può rimproverare proprio nulla. Fa un paio di parate impossibili durante la partita, la pioggia non sembra condizionarlo più di tanto, raramente fa disimpegni errati. Prende tre gol su un rigore, un tapin a mezzo metro e un tiro deviato, ed è tutto dire.

Simone 6: gioie e dolori dalla fascia destra. Un giocatore con il suo scatto e la sua classe, capace di sfasciare in due gli avversari, torna a casa sì con un gol (figlio anche di un tacco sballato di Marco), ma anche con un’ingenuità grave sul rigore concesso agli avversari, un palo e la consueta sensazione che se alzasse un po’ di più la testa, ora commenteremmo un’altra partita.

Max 6.5: veleggiava serenamente verso l’ennesima consacrazione come migliore in campo, poi i cinque minuti fatali gli tolgono premio personale e vittoria di squadra. Arriva tardi sul due a due degli ospiti, non riesce a evitare il 3 a 2 (ma si poteva ben poco). Un’altra prestazione eccellente, ma vanificata dal risultato finale.

Duni 6: stava portando a casa una partita praticamente perfetta. Molto più difensore che ala (Riccio fa il bello e cattivo tempo sulla sua fascia), pronto negli anticipi, presente nelle diagonali, blinda la fascia. Ma basta lasciare un metro (e il piede favorito) al suo avversario diretto per portare gli avversari a pareggiare. Può un solo errore (neanche del tutto suo) compromettere tutto? Sì, può.

Ricky 5.5: i controlli sono degni del peggior Maurizio Martinelli, e abbiamo detto tutto. Non riesce mai a entrare nel vivo della partita (c’è da dire che dalle sue parti c’è molto, molto traffico), non riesce neanche a inserirsi con regolarità, è servito relativamente poco dai compagni sia avanti che dietro. Insomma, non fa l’uovo e gli manca la giocata individuale.

Riccio 5.5: da un lato ti verrebbe di riempirlo di kitemmorti per tutti i gol che si è mangiato solo davanti al portiere (c’è una specie di cucchiaio non riuscito che grida tuttora vendetta), dall’altro ti rendi conto che c’è stato in tutte le occasioni importanti, compreso un pazzesco incrocio dei pali a giro. Ci ha fatto perdere, poteva farci vincere.

Marco 7 (premio stagnola Sky): un gol, un assist voluto solo in parte, un impegno dannato sotto il diluvio universale, un gol mangiato, una marea di sponde in qualsiasi zona del campo e contro qualsiasi avversario. A campanella scaduta, va vicino al gol del pareggio. In partite del genere, di più non gli si potrebbe chiedere.

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