domenica, marzo 09, 2014

8 marzo 2014 - Memorial Giangi

Il Katenaccio giunge terzo nella seconda edizione del Memorial Giangi, migliorando il piazzamento dell'anno scorso (arrivammo ultimi, non ci voleva poi tanto) ma con lo stesso numero di punti: 3. Una vittoria e due sconfitte per i pettirossi che hanno perso per strada quasi mezza squadra nei giorni precedenti al quadrangolare e sono arrivati in campo con soli sette giocatori, senza un giocatore di fascia destra e con Soda che tornava in campo con noi esattamente dopo un anno.

Al netto delle attenuanti generiche, non abbiamo giocato le migliori partite della loro stagione, ma non abbiamo neanche subito tracolli clamorosi. Abbiamo esordito contro i Galletti, poi vincitori del torneo. 4 a 2 il risultato finale contro la squadra che, almeno per ciò che abbiamo visto noi, ha chiaramente meritato di vincere il torneo. Risultato giusto, ma il Katenaccio può ampiamente recriminare: Pierpaolo sbaglia un rigore sull'1 a 0 per gli avversari (una rarità), Marco centra un palo clamoroso su punizione, gli avversari segnano tre gol su quattro su rimpalli fortunosi.

Il crocevia del nostro torneo arriva a metà del secondo tempo della sfida contro i Paulista. Il risultato è fermo sull'1 a 1, gli avversari ci stavano prendendo a pallate ma il contropiede katenacciaro iniziava a far vedere il suo lato più malandrino. Max arriva in netto anticipo sul suo avversario diretto, ma subisce un fallo brutto e soprattutto evitabile. Finisce a terra, pianti di dolore, è costretto a uscire dal campo per quasi tutto il secondo tempo. Senza cambi, siamo in 6 contro 7 nel bel mezzo di un quadrangolare (con tutte le altre squadre con non meno di tre riserve). Gli avversari alzano il ritmo (e anche su questo si potrebbe fare un ragionamento), due gol in cinque minuti, match e torneo compromesso.

Nella sfida tra le cenerentole del torneo, il Katenaccio batte i Maltesi 4 a 3. Marco, fino a quel momento impalpabile, inizia a giocare, Pierpaolo ha più spazi, la squadra è quella che conosciamo, anche se nel finale arriviamo vicinissimi a buttare tutto per aria e siamo salvati dalla campanella di fine gara.

Gianluca 5.5: triangolare condito da una quantità fuori programma di alti e di bassi. Alterna parate molto apprezzabili a cali di tensione soprattutto in occasione di alcuni tiri bassi che lo sorprendono, praticamente in tutte le partite. Il resto del reparto difensivo, a sua volta in calo dopo una serie di prestazioni eccellenti, non lo aiuta dal punto di vista della reattività.

Ricky 5.5: è il sacrificato di giornata. Parte mediano nella configurazione originale (Soda centravanti, Marco terzino), ma quando capiamo che non funziona va a riempire la casella drammaticamente vacante: la fascia destra. Regge per quel che può in un ruolo non suo, ma non riesce a fare bene né la fase difensiva, né riesce a manovrare con la palla. Molto meglio (come tutti) nella terza partita. Voto 10 per la diagnosi medica in tempo reale dopo l'infortunio di suo fratello.

Max 6 (premio stagnola Sky): acclamato come migliore dei nostri da Mister Mimì e dal dirigente Santarella a causa della sua voglia di rientrare in campo dopo l'intervento da codice penale (ci riesce già nella seconda partita). Difficile tenere alta l'intensità per 90 minuti consecutivi contro avversari che corrono di più di te, lui fa quel che può, alternando grandi recuperi individuali a qualche sbavatura decisiva nel cuore dell'area.

Duni 6: uno dei più continui del Katenaccio, gioca tre partite di pari livello con gli stessi pregi e gli stessi difetti. Molto bene negli uno contro uno, benino nel presidio della fascia, poco bene in fase di impostazione, male in occasione del primo gol contro i Paulista: lentissimo a coprire in un errore che poi si rivelerà determinante nell'economia del quadrangolare.

Soda 5.5: torna a giocare con noi esattamente a un anno di distanza dall'ultimo memorial Giangi. Parte nella sua posizione consueta, centravanti, ma la squadra è oramai abituata a giocare con Marco e con una punta che gioca di sponda di prima, e l'amore non sboccia. Meglio da regista, bene quando gioca la palla in due tocchi, molto meno quando indugia troppo prima di liberarsene.

Pierpaolo 5.5: fa fatica, fa molta fatica, e lo ammette lui stesso. Sbagliare un rigore nella prima partita e sull'1 a 0 è tosta per chiunque. Non prova nemmeno a giocare nella sua consueta posizione di regista, quella che ha fatto fare il salto di qualità alla nostra squadra in questa stagione, tentando di fare l'ala a supporto di Marco (in assenza di altri incursori). Parte da sinistra, spesso con pochi spazi. I numeri sono i soliti, ma riescono molto meno. Nella terza partita, quando è già troppo tardi, cambia lo spartito.

Marco 6: non è la sua giornata e si capisce abbastanza presto. Quando è in forma, il ruolo non conta. Anche da terzino, in altre occasioni, è stato capace di arrivare alla porta. È più lento, meno preciso, forse non sa con chi giocare la palla. Il palo clamoroso su punizione nel primo match poteva cambiare tutto. Cresce piano piano con il torneo. Segna il gol contro Paulista ed è il migliore in campo contro i Maltesi. Serviva un Marco da 8, ma questa volta è stato semplicemente umano.




Nessun commento: