domenica, aprile 06, 2014

Mercoledì 2 aprile 2014 - Katenaccio - L'apecorina 5 a 5

Pareggio che sa di vittoria per il Katenaccio: 5 a 5 il risultato finale contro L'Apecorina. Con una squadra in assoluta emergenza, senza mediano e con il settimo giocatore trovato alle 21.20 (causa bidone alle 20.40), e dopo una tremenda mazzata di due gol presi in tre minuti su altrettante deviazioni sfortunate di capitan Duni (non sono autogol!), la squadra è riuscita a ritornare dal 5 a 2 al 5 pari.

E forse, se fosse proseguita, avremmo potuto compiere l'impresa.

Caino 7.5 (uomo stagnola Sky): il migliore in campo, e di molto. Decisivo quando è tra i pali, riesce a contenere la marea avversaria a metà gara, cioè nel momento in cui i nostri sembravano poter cedere soprattutto dal punto di vista psicologico. Ma il suo impatto sulla gara è incredibile nei 10 minuti in cui entra in campo (con Fulvio in porta): la partita passa improvvisamente dal 5 a 3 al 5 pari, ma soprattutto gli avversari smettono di giocare.

Cruz 6.5: oramai rientrato pienamente nei ranghi del Katenaccio, fa anche qualche progresso rispetto alla partita precedente. Nel ruolo di terzino sinistro, che oramai sembra spettargli di diritto, continua a perdere un po' troppi palloni in fase difensiva ma riesce a giocare sempre meglio con gli altri in attacco. Fa un gol pazzesco (come sempre), nel finale è uno dei più reattivi nell'assedio che ci porta a un pareggio che sembrava impossibile solo a 15 minuti dalla fine.

Abba 6: chiamato dal player-manager Duni a giocare fuori ruolo (mediano), interpreta la parte come può. Giustissimo il suo atteggiamento prudente, ma fa fatica nel stare nel pieno della partita. Bene in interdizione, qualche difficoltà in più in fase di impostazione. Nel finale, quando Caino entra in campo e lui torna centrale, mette in sicurezza il reparto.

Fulvio 6: avrebbe avuto sei anche se non avesse azzeccato un pallone, avendoci salvato a cinque minuti dal fischio d'inizio. In ogni caso merita la sufficienza, fatto salvo un leziosismo di tacco che ci costa un gol che alla fine poteva risultare decisivo. Tiene bene la fascia (contro Simone non era affatto semplice), riesce anche a spingere con buona continuità. Bene così.

Duni 5.5: partita generosissima e sfortunatissima. Non fa veri e propri errori, ma è sul luogo del delitto in tre gol su cinque. Lascia mezzo metro al centravanti che trova lo spazio per segnare, devia con la schiena due tiri da lontano da fuori, spiazzando Caino. Rimane nel vivo del gioco, cambia tre ruoli (centrale, mediano, terzino destro), suona la carica nel finale, ma le sfighe non possono che pesare nel tabellino finale.

Vito 6: a parziale giustificazione, c'è da dire che gioca una partita al massimo delle sue possibilità. La squadra era spezzata in due per problemi tattici e di formazione, e lui rende al massimo quando è sostenuto dal centrocampo. Detto questo, è meno presente nelle azioni dei pettirossi. Quando gioca con Marco in velocità, però, fa sfracelli come sempre.

Marco 7: l'altro uomo della partita insieme al cugino Caino. Fa un sacco di fatica per quaranta minuti, quelli in cui il Katenaccio arriva nell'area avversaria solo a sprazzi. È pero determinante nella rimonta finale, dove ci mette il solito cocktail vincente della stagione 2013-2014: forza fisica, gioco di squadra, opportunismo. Nasce Van Persie, morirà Trezeguet?


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