giovedì, gennaio 17, 2008

fermi tutti.

L'attualità. Il Katenaccio perde 6 a 1 contro la Stella Rossa al torneo di Storie. A turno in porta, senza Mimì. Fine della cronaca.

Ma oggi ho bisogno di buttare all'aria il canovaccio e di scrivere.
Parto dalla fine:
io amo il Katenaccio.
Amo questo progetto, come si è generato, come è cresciuto.
Il ruolo che abbiamo avuto nel stimolare altri gruppi di ragazzi come noi a mettersi insieme, a scrivere, a diventare amici, a darsi un "tono" :)

Ma c'è qualcosa che non va più, ed è giusto parlarne.
Credo che volendo riassumere tutto in una frase, le parole più giuste sono:

ci siamo presi troppo sul serio.

Forti non lo siamo, non lo siamo mai stati. Sì, buone individualità. Ma la forza è stata il gruppo. Senza il gruppo valiamo poco. Non credo che l'aumento delle sconfitte e qualche ruggine di troppo nello spogliatoio siano fattori così indipendenti tra loro.

Ora non sappiamo più perdere, come fossimo fenomeni. Al primo errore perdiamo la testa.
E così non ci divertiamo più. Si perde il senso del gruppo, dello stare insieme. C'è chi con il Katenaccio non vuol giocare più, o si è disinnamorato.
Questa è la sconfitta che non dobbiamo tollerare.

Non siamo più quelli di prima, che aspettavamo le pagelle come un rito profano. Ci scazziamo sui voti, come fosse l'Università, invece di ridere quando, per fortuna, mi viene di farvi ridere.

Sento cose che non stanno nè in cielo nè in terra, del tipo "se gioca lui non gioco io".
Se non torniamo a essere amici, e poi compagni di squadra, a divertirci a prescindere, dentro e fuori dal campo, tutto ciò che abbiamo fatto fino ad ora perde di senso.

Pensate a tutto quello che di buono abbiamo dato. Alla gente che ci viene a vedere, a seguire, a sorridere delle nostre gesta.

Non siamo forti, ma chissenefrega. Pensate a me. Vi racconto sto fatto mio per cercare di dare un senso a tutto ciò che sto scrivendo.

A 6 mesi mi hanno operato per una displasia dell'anca, in pratica avevo una piccola malformazione. Tutti i medici che nella storia mi hanno visitato, per quanto tra loro eterogenei in quanto a formazione e professione specialistica, erano d'accordo su una cosa:

tu non devi giocare a pallone.
Certo, se li avessi ascoltati, molta gente ora sarebbe più felice.

E invece io, dall'alto del mio 46 di piede, sto là a tentare di divertirmi, ma sopratutto di farvi divertire cercando sempre l'autoironia. Faccio autogol? Mi incazzo con me stesso, e ci mancherebbe altro, mi metto 4 in pagella e voggh nnanz. Così siamo nati e cresciuti, no?

Basta prenderci sul serio, cerchiamo di tornare a sorridere.
Vediamoci, viviamoci, ricominciamo.

Se ami una persona, un'idea, sai perdonare. E perciò quando c'è qualcosa che ci fa arrabbiare, perdoniamo l'altro.

Se ami una persona, un'idea, quando ti fa felice la amiamo ancor di più e fremiamo all'idea di viverla, rivederla, riprovarla. E ci viene voglia di dire grazie.
Perciò cerchiamo di essere tutti grati, nei nostri stessi confronti, per questi 2 anni insieme. Anche quando il passaggio non ci arriva. Quando l'altro sbaglia. Pensiamo a quando ci andremo a skhattare in qualche pizzeria dal discutibile gusto.

Non prendiamocela se perdiamo, stiamo fatalmente invecchiando. E' così. Niente di grave, ma le nostre vite si fanno più complesse. Lavoriamo di più, siamo più sedentari, mangiamo di più, beviamo di più, corriamo di meno. Non siamo immortali, non siamo fenomeni, almeno fermandoci ai piedi.

Eppure abbiamo il potenziale per essere fenomeni. Lo siamo stati. Come squadra di calcio e senza saper giocare a calcio. Con il calcio come meraviglioso pretesto per stare insieme.
Stare bene, far stare bene. Ispirare.
Che dite, ce la facciamo ancora una volta?

21 commenti:

Admin ha detto...

Sono Tony della Paulista, perdonatemi se mi permetto di intervenire su qualcosa che non mi riguard, ma mi permetto di dire due parole: prima di tutto vorrei stringere la mano a chinuqe abbia scritto questo post, perchè trovo che colga al meglio lo spirito di molte squadre come la vostra e la nostra. E poi dico che rileggendo alcune cose, alcuni "problemi" ho rivissuto cose che son successe anche a noi e parole che proprio io ho speso nei confrotni della mia squadra; purtroppo prendersi troppo sul serio è un rischio grave in cui è facile incorrere, ma che è altrettanto facile da superare. Scusate ancora l'intromissione ci vediamo presto sul campo.

Puma ha detto...

Condivido appieno le parole di Duni. Ho notato anche io che si eccede troppo nei personalismi e si pensa meno al gruppo.

Se mi sono lamentato per i voti e' sempre stato solo perche' quando le persone pensano troppo a se stesse e meno al gioco di squadra il primo a pagarne dal punto di vista della prestazione sono io: in un certo senso quello che cercavo di dire e' questo, "rendiamoci conto che se la palla non mi arriva vuol dire che c'e' qualcosa che non va nel gioco di squadra.".

Ora, se qualcosa non va nel gioco di squadra, si gioca tutti di meno al pallone, di conseguenza ci si scazza.
Per questo non voglio criticare Lukano che ieri se ne e' andato indispettito dopo che non ha toccato un pallone, per merito degli avversari si, ma soprattutto per demerito nostro.

Anche io mi sto scocciando un po' in mezzo al campo, perche' lo vedo che c'e' qualcosa che non va e ne risento: c'e' poca convinzione, poca grinta, tanti scazzi.

Dopo ieri ho deciso che non partecipero' al Torneo di Storie l'anno prossimo perche' non sopporto l'inutile agonismo che ci mettono gli avversari: sembra che tutti si stiano giocando la partita della vita e perdono il senso di "giocare" al pallone. Penso che noi non saremmo mai riusciti ad arragarci con un vantaggio di 6a1 sugli avversari e, siccome e' un atteggiamento che ho notato spesso negli altri, ritengo che questo tipo di partite non faccia per noi. Scusate, ma non mi piace giocare con gente che parla troppo in campo, a me piace che in campo siano i fatti a parlare: gli uno-due veloci, le ripartenze e anche un bel dribbling e un bel tiro, non le chiacchere minacciose di un bambino troppo cresciuto per il suo cervellino.

Ho accennato al Torneo perche' penso che alcuni problemi siano nati da una cattiva interpretazione che qualcuno di noi ne ha fatto. Secondo me il Torneo dovrebbe essere solo un modo per avere una partita fissa a settimana. A nessuno piace perdere, soprattutto a me, ma finche' si perde giocando a pallone, e cioe' passandoci il pallone e rimanendo uniti come gruppo, lo riesco a sopportare ben volentieri.
Non mi piace che alcuni di noi si siano abbassati al livello degli avversari, spostando la contesa dall'ambito sportivo a quello dialettico: cercate di capire che lamentarvi con l'arbitro uilizzando parolacce non ha senso, tanto, una volta che ha fischiato non si puo' cambiare piu' la sua decisione. Si rischia solo di essere ammoniti o espulsi oppure di esagitare gli animi gia' contaminati da eccessivo testosterone che alcune persone non sanno come eliminare (probabilmente perche' scopano poco...).

Vorrei poi che fosse chiaro che ogni critica che viene fatta in mezzo al campo e' fine esclusivamente al miglioramento del nostro gioco, e non a colpevolizzare il compagno. Di errori ne facciamo tutti tanti, pero' penso che siamo un gruppo di amici, per cui la segnalazione del compagno deve essere sempre accolta senza fare i permalosi: se il compagno ti ha suggerito di fare qualcosa in un modo diverso non e' perche' vuole il pallone a tutti i costi, ma e' perche' vuole farti giocare meglio suggerendoti la cosa piu' semplice ed efficace che si puo' fare in quella situazione.

Infine mi duole dirvi una cosa: nelle ultime partite che ho giocato con il Pappalettere mi sono stancato di meno e ho giocato molto meglio, tanto che una volta sono stato anche il migliore in campo. Le due partite sono state contro il Real Donia e contro iDivani.it; nel Pappalettere non c'erano tantissimi titolari, certo non si puo' dire che fossero in formazione tipo, pero' la palla girava e insieme alla palla la stessa squadra, che e' riuscita a portarsi a casa entrambe le partite. La cosa piu' bella di quei match e' stata che in mezzo al campo non si e' parlato se non per suggerire il passaggio piu' facile al compagno o per complimentarsi del gol con il bomber di turno. Riflettete...

Anonimo ha detto...

non voglio immettermi in faccende esclusivamente vostre, volevo però fare i complimenti a doonie per il bellissimo post.
Adesso capite perchè il pappa non fa tornei?
Un abbraccio agli stimati/odiati pettirossi

Pirellone ha detto...

bravo doonie, bravo puma...adesso aspettatevi un "ve l'avevo detto io" da parte di un certo mik...ma c'è un epidemia di skazzi ultimamente????

mario -Mr President- ha detto...

beh a sto punto perchè devo esimermi dal mio commento? rispondo al Pirellone, prima di tutto: si, c'è un epidemia di scazzi. Motivazione? forse ritrovabile nelle parole di Duni. Quel prendersi sul serio che non era pensato nella creazione delle nostre squadre, unitesi per amicizia, per voglia di fare una partita fissa a settimana (motivo per il quale io propongo il Torneo ai miei sciocatori), come dice il Puma.
Tanto che quello che ha scritto Duni ricorda i miei papiri scritti di recente. Evidentemente lui in molte meno parole ha risultati migliori, quindi gli faccio i complimenti, e gli chiedo se posso passare le sue parole ai miei companeros.

Auguri di pronto divertimento a tutti.

Soda ha detto...

Non so cosa sia successo ieri, tuttavia sono rimasto fino alla fine nello spogliatoio e più che un aria di scazzo TRA DI NOI, c'era un pò di delusione per le tante mazzate prese in campo...
Secondo me il post di Dino è ESAGERATO, almeno per quel che mi riguarda: vorrei ricordare a tutti che un paio di mesi fa mi sono sfanculato con Cruz ma adesso va tutto bene se non meglio con lui(forse perchè sto giocando in difesa eheheheh).

Per me va benissimo il discorso sul gruppo di amici che si diverte anche fuori dal campo, tuttavia è altrettanto sacrosanto il rispetto delle gerarchie e dei ruoli in campo. Purtroppo questi sono aspetti difficile da gestire poichè non abbiamo una rosa numerosa e quindi non è possibile per il nostro capitano gestire la formazione al meglio.
Perchè è evidente che ci sono partite in cui qualcuno dovrebbe giocare ed altri no, così come ci sono giocatori che interagiscono meglio in un contesto, meno in un altro. Se dovessimo iniziare a recriminare tutti allora è evidente che Soda sarebbe l'attaccante CULONE che sta fisso in area di rigore avversaria, Cruz è quello che sa solo perdere palla a centrocampo, Maurizio ha problemi a stoppare il pallone, Dino sa solo passare tirando cannonate di punta, Gino lo chiamano "saponetta" ecc.ecc.
In questo senso capisco il discorso di Dino, in quanto "responsabile comunicazione" della squadra e di Maurizio che è il nostro capitano: cercare di tirare su la squadra un paio di volte la settimana è diventata più un'operazione POLITICA (compromissoria insomma) che atletica...
Per questo motivo sono SOLIDALE con voi e continuo a sostenere quello che ho sempre detto da quando sono entrato in squadra: è molto meglio puntare su un gruppo FISSO di persone, magari anche SCADENTI COME IL SOTTOSCRITTO, e puntare ad obiettivi "minimi" come quello di SUDARE UN PAIO DI VOLTE alla settimana, piuttosto che imbarcarci in operazioni al di fuori delle nostre possibilità.

E qui arriviamo al torneo di Storie. Se ieri è stato davvero scandaloso il modo in cui siamo stati trattati, ma sono cose che succedono, provate ad andare a giocare al San Paolo oppure in paesini come Toritto, Mola o Rutigliano, a me ha DISGUSTATO il seguito della discussione intrapresa dai nostri avversari che non contenti di stare STRA-vincendo ci hanno coperto d'insulti, mi hanno gettato a terra nel bagno l'asciugamano (particolare su cui ho preferito soprassedere) e si sono lamentati persino dell'arbitraggio, dopo che hanno sistematicamente interrotto ogni nostra azione con un fallo.
Purtroppo questa è la piega che ha preso il torneo di Storie, anche perchè vittima esso stesso di una grandissima incomprensione, ovvero quello di definirsi come "torneo all'amicizia". I TORNEI ALL'AMICIZIA NON ESISTONO, nemmeno nel campetto di cemento di dietro casa mia! Noi ci abbiamo creduto e forse perchè siamo troppo ingenui sbagliamo approccio alla partita. Il vero problema però NON sono le mazzate ma proprio il modo con cui si è deciso di partecipare.
Mi spiace dirlo ma non si può pensare di risolvere i problemi dalla squadra prendendo un altro attaccante ma lasciando problemi aperti come quello del portiere, della difesa priva dei fratelli De Santis e del centrocampo dove non c'è un alternativa a Maurizio.
Quest'anno ho giocato 3 partite di cui 2 come difensore centrale ed 1 come terzino destro! E in 2 di queste abbiamo fatto i turni in porta!!! Quindi il vero problema è stato organizzativo, ma NON che sia colpa di Maurizio, bensì di tantissimi giocatori in orbita Katenaccio che pare ci abbiano abbandonato. :-(

Per concludere invito i miei compagni a non esagerare questo clima di delusione, perchè non è vero che ci siamo presi troppo seriamente ma al massimo abbiamo compiuto delle scelte sbagliate, forse dettate troppo dall'entusiasmo e dal desiderio di giocare, giocare e giocare. Che poi è il motivo che ha portato il Katenaccio a nascere.
Bisogna stare solo un pò più tranquilli: i brutti periodi ci sono sempre e dopo una salita pesante arriva sempre una discesa divertente! ^__^

Just my two cents,

Soda

Mimì ha detto...

La mia risposta alla domanda di Dino e: si.
Io ci credo.

duni ha detto...

mario, mi lusinghi, così come tony.
è anche pensando ai vostri casi, di successo come i nostri, che mi vien voglia di scrivere roba come l'ultima.

riguardo il torneo di storie, secondo me non è andarsene la soluzione, ma non cambiare il nostro modo di essere solo perchè gli altri ci mettono più agonismo.
Rischiamo forse di fare la parte di quelli scemi. Ma se non reagiamo mai, giochiamo per divertirci, e vinciamo, poi una risata sarcastica a fine gara ricompensa un'ora da pischelli.
Ma comunque, ne parliamo tutti insieme.

Soda, sapevo che non avresti del tutto apprezzato :)
ma sottoscrivo pienamente riguardo la storia dei problemi organizzativi, che si fa serissima.

Massimo` ha detto...

si, manca il grupppo.
si, possiamo recuperarlo.


gli scazzi con gli arbitri li abbiamo sempre avuti, ma adesso è tutto più amplificato dati gli altri problemi che abbiamo, io non credo sia questo il vero problema, anche se a mente fresca dico di aver esagerato.
ma permettetemi che una volta che mi faccio male mi incazzi con l'arbitro al di là di katenaccio o no.
pure se stavo in mezzo alla strada con i miei amici l'avrei fatto(e lo faccio).
cercherò di calmarmi, anno nuovo vita nuova :D!

vabbè dai mo non demoralizziamoci e cerchiamo di ritrovarci e andiamo a vincere sto benedettop torneo così da poter sugellare il ritrovato senso della squadra :D
FORZA KATENACCIO!

kikkuzzo ha detto...

vabbè e noi che perdiamo coi cani da birra, fesso è il fatto? stiamo in crisi peggio di voi, onesto...

cmq tornando ai discorsi di sopra, secondo me non c'è torneo senza il suo tocco di agonismo (e di gasteme): le persone sono tante, tutte col proprio cervell(in)o e quindi capita di sbottare o di mandare a quel paese arbitro, avversario o compagno. Certo, c'è un limite a tutto, ma bisogna capire certe situazioni (anche se mi pare di aver capito che la vostra partita abbia preso una brutta piega, e forse è stato giusto sottolinearlo...).
Anche noi stiamo cercando nella nostra squadra di provare a comportarci come "cristiani aggarbati": non che non l'abbiamo mai fatto, però visto come sta diventando il "torneo dell'amicizia di storie", beh, noi cercheremo di svoltare verso il buon esempio (cercheremo, eh...).
Però intanto continuiamo a perdere pure con le squadre....diciamo inferiori, va... O__o Non siamo fenomeni neanche noi, per carità, però ieri mi sa che potevamo vincere tranquilli. E cmq per inteso, pure noi vogliamo vincere il torneo...solo che poi ci svegliamo! ihihihih!

giggione ha detto...

COME PRIMA COSA VORREI ESPRIMERE SOLIDARIETA' VERSO LA VOSTRA SQUADRA E IL VOSTRO GRUPPO.
pENSO CHE PERSONE COME IL PUMA, MARCOLINHO, SODA, DUNI, ETC. ETC.SIANO LA RAPPRESENTAZIONE DI COME UNA BELLA IDEA NASCE DA DELLE BELLE PERSONE.
aLLA LUCE DELLA STIMA CHE MI LEGA A VOI, MI PERMETTO DI DARVI UN PAIO DI CONSIGLI:
QUANDO VOI CI AVETE CRITICATO, NOI A MALINCUORE ABBIAMO FATTO AUTOCRITICA. DOPO POCO HO NOTATO QUELLO STESSO ATTEGGIAMENTO IN VOI, NEL VORSTRO MODO DI INTENDERE LA PARTITA E L'AVERVELO SEGNALATO, QUASI SCATENO' UN PUTIFERIO.
qUESTO PERCHE' SECONDO ME, AVETE PERSO UN PO' DI QUELLA SEMPLICITA' CHE AVEVATE ALL'INIZIO.
iL PROBLEMA DI PRENDERSI TROPPO SUL SERIO E CHE ALLA FINE PRENDONO PIEDE PIU' I COROLLARI DEI FONDAMENTI BASILARI.
MA COSA ANCOR PIU' INCREDIBILE, HO NOTATO MALUMORI E RISENTIMENTI TRA VOI STESSI. LO STESSO PUMA CHE AL TORNEO DI STORIE SI INCAZZA (NESSUN PROBLEMA OVVIAMENTE), E' LA CHIARA MANIFESTAZIONE DEI VOSTRI PROBLEMI ATTUALI.
SICCOME PENSO CHE DAI PROPRI ERRORI SI POSSA SOLO CRESCERE, VI CONSIGLIO ALLA LUCE DI ESPERIENZE INTERNE GIA' VISSUTE, DI SEPARARE UN POCHINO L'AMICIZIA E LA PARTITA DI PALLONE.
AFFRONTATE LA VOSTRA PARTITA CON PIU' SERENITA' E CON MENO ASPETTATIVE. POI CHI VUOLE ESSERE AMICO, LO E' ANCHE FUORI DALLO SPOGLIATOIO.
METTETE DA PARTE LE SOVRASTRUTTURE E PENSATE A GIOCARE A PALLONE E A FARE BENE.
RICORDATE CHE TRA POCO GIOCHIAMO INSIEME E A NOI PIACE VINCERE CONTRO UN KATENACCIO CARICO E INCAZZATO, NON COMTRO UN GRUPPO DI DISILLUSI.
VI ASPETTIAMO AL CAMPO!

Unknown ha detto...

Si vince e si perde sempre tutti insieme, il resto conta poco, quindi non incazzatevi tra voi che non ne vale la pena, e prendete le cose in maniera più leggera.

Per quanto riguarda l'esterno, che rimanga l'esterno, io sono dell'avviso che un avversario può farci la carognata peggiore (quantomeno in un contesto agonistico) ma si umilia da solo, chiamatemi illuso o fesso, ma è così.

Visti da fuori il vostro problema è nella mancata coesione, questo perchè a mio parere avete lasciato crescere i dissapori senza chiarirli.

L'anno scorso eravate meno forti e vincevate di più, appunto per la vostra coesione, specie a livello di gioco, in cui facevate girare tantissimo palla e vi difendevate sempre con 5 uomini su 6 dietro la linea della palla.

Fate l'amore come disse Cicciolina, che, mentre è bello vedere la nardullese che si scazza nella sua tragicomicità, non è bello vedere certi post di Dino.

[Questo non per male alla nardullese ma perchè alcune situazioni sembrano davvero da sceneggiata napoletana.]

Julian Ross ha detto...

la verità è che manco io con i piedi buoni...
No a parte gli scherzi, ho voluto aspettare un pò prima di commentare,perchè volevo leggere diversi punti di vista.
E' una situazione che mi provoca dispiacere,anche perchè posso fare davvero poco da qui.
Il katenaccio è un bellissimo progetto,prima di tutto d'amicizia,poi di pallone.
Leggere delle sconfitte in campo non mi interessa(o quasi),ma leggere degli scazzi,dei mugugni ecc...quello mi infastidisce e mi rattrista.
Cerchiamo di divertirCI tutti insieme,di giocare a pallone...e se il torneo di storie non è + l'ambiente adatto...ben venga un torneo del network l'anno prossimo.
Organizzato da noi,come sempre!
E per noi intendo i rappresentati di tutte le squadre...

mario -Mr President- ha detto...

mentre Pigi parla di partite future del network, credo di dover difendere la mia squadra tirata in causa dal commento di Antu, un po' buttato lì, se mi consenti. Non sto qui sul blog altrui, specie in un post "per la pace", a dire che se si è creata un'atmosfera neomelodica napoletana fra Nardullese e Rosafante, si deve anche a un bruttissimo fallo proprio tuo, Antu, nei riguardi di Vito. Quindi puoi evitare di commentare dinamiche interne alla nostra squadra, specie se ad averne dato adito sei stato tu col comportamento antisportivo. E chiudo qui perchè potrei andare avanti, resta il fatto che con questo tuo commento porti i rapporti fra le nostre squadre a livello intrattabile. E potevi prevederlo.

Chiedo scusa al Katenaccio e agli altri lettori, ho già chiesto ai miei di non venire più a disturbare sul vostro blog.

Puma ha detto...

A me il commento di Antu sembrava pacato Mario.
Mi sembrava anche che volesse superare un pochino quel diverbio che c'e' stato con un po' di ironia.
Cerchiamo di distenderci un po' e non vedere sempre cattiveria nei commenti altrui...
Posso essere stato io a fraintendere, pero' non mi pare che antu sia una persona cosi' polemica...

Unknown ha detto...

No Maurizio non hai frainteso, il commento aveva intenti distensivi.
Intendevo dire che ogni squadra ha i propri comportamenti e su questi va basato il limite.

Se poi da un fallo di gioco per cui ho tentato di chiedere scusa immediatamente (e nemmeno tanto cattivo, al massimo duro) devono nascere dinamiche che a quanto pare non sono ancora del tutto chiarite, beh il problema non sta nel fallo, che nella foga di un match può capitare, ma nell'atteggiamento.

E cmq intendevo solo dire, che mentre da voi nardullesi i toni accesi sono di casa ed interpretati come scherzo e come temperamento di squadra, vedere degli scazzi nel katenaccio mi sembra strano, visto che hanno costruito tutto sulla solidità sia interna che esterna.

Puma ha detto...

Puma pacere, ma che cosa dobbiamo leggere...

Soda ha detto...

Vabè cmq ragazzi, ribadisco la mia totale estraneità agli scazzi di cui si sta parlando adesso.
A meno ke, ripeto, non si stia ancora pensando alla discussione tra me e Antonio di OLTRE 2 MESI FA!!! ^__^
Qualora fosse successo altro, spero ke me lo direte in privato la prossima volta che ci vediamo.
Oltretutto l'ultima volta che ci siamo incontrati "fuori campo" è stata una serata bellissima! ;)
Vabuò...

Soda

duni ha detto...

Mario, e non esiste che i tuoi non debbano venire a parlare qua, o meglio, a noi non danno fastidio.
Poi se pensi sia meglio per le vostre dinamiche, massimo rispetto..

l'importante, credo, sia sempre quello di pensarci due volte prima di scrivere qualcosa che può accendere polemica. E di scrivere di getto quando invece c'è voglia di distensione.

Spero di non essere tacciato di buonismo, anche perchè credo sia pura
e semplice
furbizia.

Michele ha detto...

Bravo Dino. Si sta assieme per divertirsi e prendersi x il culo. La nostra esperienza ci ha insegnato molto. Una di queste cose e' che la partecipazione ad un torneo comporta l'accettazione di una logica di agonismo che facilmente cozza contro l'idea dello stare assieme e divertirsi come collante di un gruppo di persone. Bisogna al contrario imparare a fingere di prendersi sul serio, a trasformare tutto in un simpatico gioco e scherzo. Se sarete capaci di maturare questo equilibrio, che anche il pappalettere non aveva all'inizio, arriverete a campare piu' di 10 anni come squadra...

ba'Gigi ha detto...

Cari amici del Katenaccio,
il Capitano del Pappalettere è con voi.
Non so, in pratica, a cosa possa servire la mia solidarietà, ma credo di parlare a nome di tutti augurandomi/vi di superare la crisi che sta scuotendo la squadra.

Come sapete, anche a noi è capitato di dover affrontare periodi difficili; ma le difficoltà servono proprio a questo: USCIRNE SEMPRE PIU' UNITI!

Forza dunque, non vi scoraggiate se le cose non vanno come auspicato; la capa.. pardon, la ruota gira!! :)
Assolutamente necessario l'impegno di tutti.
Con un pizzico di buona volontà, mettete da parte velleità e personalismi; pensate soltanto a divertirvi come si fa tra amici. Il resto, come si dice, vien da se.

Il Pappalettere vuole rivedere al più presto un Katenaccio tonico, unito e che si diverta a giocare a pallone!

Un abbraccio a tutti, in particolare al collega Maurizio.

FORZA RAGAZZI!!