Il Pappalettere non riesce a vincere nemmeno il torneo da loro inventato e creato nonostante la vittoria finale col Katenaccio. E' la continuità dei Divani, unici imbattuti, ad essere premiata.
I pettirossi lasciano il campo non senza rimpianti.
Nella prima sfida, proprio contro i Divani, Ciccio è bucato solo da un disimpegno di Duni che si rivela troppo azzardato e causa un clamoroso autogol. La partita viene rimessa in parità da un'invenzione di Cruz che da metà campo trova l'angolo basso e mette fine a un'accesa polemica tra di noi.
Il Katenaccio va sul velluto nel 2 a 0 contro la Nardullese. Partita dominata dai pettirossi, sopratutto nel primo tempo. Nella ripresa una difesa decisamente in palla controlla e porta a casa i 3 punti.
I più grossi rimpianti sono legati alla sfida contro i Pappali. Nel primo tempo il Katenaccio ha letteralmente dominato (lo testimonia la rabbia del Makako, mai nel gioco) e a inizio ripresa ha messo Lucano 2 volte solo davanti al portiere per chiudere torneo e partita.
Ma come il calcio insegna, quando non si chiudono le partite poi lo si prende in quel posto. E così, anche a causa di un rocambolesco gol del pareggio, i pettirossi crollano sia fisicamente che psicologicamente, cedendo anche al nervosismo, e lasciano il campo sconfitti per 3 a 1.
Nessun dramma, la squadra è tonica. Ci voleva più grinta e meno rabbia.
Ciccio 6: gioca solo la prima partita, quella coi Divani, per un infortunio al ginocchio. Anche questo non ci aiuta per quanto riguardo la tenuta atletica, dato che lo spostamento di Cruz in porta ci porta ad avere solo un cambio (contro i Pappali, che aveva in pratica due squadre, sarebbe stato incredibile se fossimo riusciti a tenere). Il ginocchio lo mette in difficoltà nei movimenti, anche in occasione dell'autogol, dove gli manca il colpo di reni. Onora la maglia e porta a casa la sufficienza.
Elvis 5,5: sbaglia la partita-chiave, quella contro i Pappali, in particolare nell'occasione del gol del pareggio: Giggione fa quello che vuole sulla sua fascia, l'area di rigore viene assediata ed è l'inizio della fine per i pettirossi. Nelle prime due partite è il solito Elvis, decisamente più convincente quando si tratta di spingere che nella fase difensiva. Nelle prossime partite dovrà studiare da terzino, imparando i movimenti di Mimì e Duni.
Mimì 7: costretto a giocare per 115 minuti, fa quello che può. Nella partita coi Divani non è abbastanza cattivo nelle mischie e in un paio di occasioni rischiamo di subire gol indecenti. Poi migliora, in particolare nella sfida con i Nardulli, dove tutta la difesa si è esaltata. Con i Pappali fa quello che può, difendendosi bene nel primo tempo e soffrendo molto di più nella ripresa. In ogni caso un baluardo.
Duni 6: la valutazione meriterebbe di essere decisamente superiore se non fosse che gli unici due errori che commette in 3 partite alla lunga si rivelano decisivi. Eccesso di confidenza contro i Divani in occasione dell'autogol, si addormenta (o si fida troppo) nel pareggio del Pappalettere. Contro la Nardullese è tra i migliori in campo, non molla un metro sulla fascia. Ma gli errori, nell'economia del quadrangolare, pesano come macigni.
Puma 6,5: coi Divani, complice una certa disorganizzazione tattica, è assente come del resto è assente la manovra in tutta la squadra. Lui ne è consapevole, si arrabbia e inizia ad ululare. Poi è un continuo crescendo, in particolare contro i Pappali nel primo tempo: suo lo scontro diretto contro Trizio. Poi prendiamo i gol, ricominciano gli ululati e torna ad uscire dalla manovra. L'assenza di turnover pesa sopratutto su di lui, data la decisività del ruolo.
Pj 6,5: gioca molto bene ma ha un grave problema: non è decisivo. Spesso semina il panico, fa il dribbling giusto, guida i cambi di passo, manovra e imposta. Ma quando si tratta di sbombardare, di fare l'ultimo passaggio o di essere nelle azioni decisive sembra mancare di quel qualcosa. E' uno dei pochi ad essere costanti come rendimento in tutte e 3 le sfide.
Cruz 6,5: da dimenticare i primi 25 minuti, poi è solo un piacere. In campo, con quel gol esagerato. In porta, dove continua ad essere assolutamente a suo agio. Deve solo imparare qualcosina nelle uscite e nella reattività quando viene bombardato, per il resto è incredibile vederlo giocare con così tanta tranquillità.
Lucano 6: il diavolo e l'acqua santa. Fa e disfà, si incazza (forse un po' troppo) con compagni e avversari. Costruisce tantissimo e spreca altrettanto, chiede palla ma a sua volta non la passa poi così tanto. Fa un sacco di danni e non raccoglie. I suoi errori contro i Pappali nella ripresa del terzo match ricordano Del Piero in Francia-Italia agli Europei del 2000. E io, le gasteme a Del Piero, me le ricordo benissimo...
Marco 6,5: parte terzino e fa quello che può. Poi un po' la rotazione, un po' lo spostamento di Cruz in porta lo portano più in avanti. Gioca a sprazzi, rivelandosi decisivo nei momenti in cui è presente, ma anche concedendosi lunghe pause. Sembra un po' più spaesato del solito tatticamente, difficile individuarlo con precisione in una zona del campo, specie contro i Divani nel delirio finale. Voto alto, ma non senza rimpianti.
Soda 5: indolente. Se non riceve palla si arrende, non corre. Sembra nervoso, addirittura sconsolato in certe fasi della gara. Non è il solito Sodasson anche quando nell'area di rigore si aprono prospettive impensabili (vedi l'errore del portiere nella partita coi Divani). Corre troppo poco quando è prima punta e incredibilmente si fa preferire nella posizione di ala sinistra. Comunque, prestazione impalpabile.