lunedì, luglio 07, 2008

Marx è morto, il comunismo è morto e neanche io mi sento tanto bene (disse il Tennis)

Proprio così, ieri, dopo 5 estenuanti ore di partita, un giovane uomo di Maiorca ha sconfitto gli dei del Tennis, ultimi sopravvissuti all'ondata di sportivi bionici che ha invaso il mondo negli ultimi 15 anni. Gli dei avevano inviato la pioggia per salvare il proprio pupillo Roger Federer, emblema della classe e dell'eleganza, da un naufragio che sembrava oramai inevitabile, sotto di 2 set a 0 e di 5-4 con servizio nel terzo. La sosta per pioggia ha portato giudizio ad un Federer che non aveva fino a quel punto capito niente del match, e una partita che prima sembrava scontata e senza spunti è diventata di colpo leggenda. La più bella partita degli ultimi 15 anni! Quando il gioco di Federer è salito di livello i due avversari si sono esaltati, si sono visti degli scambi che solo gente del calibro di Bjorn Borg e John McEnroe avevano saputo regalare all'esigente platea di Wimbledon.



Federer ha sfruttato tantissimo lo schema di servizio e diritto, mostrandoci alcuni diritti esterni imprendibili, e Nadal ci ha ricordato quali sono le sue caratteristiche principali: raccogliere la palla da terra e infilartela negli angoli con velocità e precisione incredibili. Epico ad un certo punto uno scambio sotto rete, che Federer ha vinto dopo 5 tocchi di prima.

Al quinto sembrava che Federer avesse la strada spianata: si sa che la psicologia nel tennis è fondamentale e recuperare due set può esaltare anche il più grande tennista; così come essere recuperato può "affondare" il campione più navigato.
Ma non è stato il caso di Nadal: forse è stato un pò aiutato dalla pioggia nel quinto, infatti dopo questa sospensione lo spagnolo è apparso più concentrato in campo, deciso a portarsi a casa il match; d'altra parte lo svizzero ha cominciato a cedere sul servizio, i più attenti avranno sicuramente notato come sia stato sempre più difficile per lui mantenere il turno di battuta.
Alla fine, quasi inevitabile, è giunto il break. Nel turno di servizio successivo Nadal ha chiuso il conto, sfruttando ancora una volta gli errori di Federer, che ha affossato sotto rete un paio di diritti.



La gioia di Rafa sancisce la fine dell'ultimo sport che era sopravvissuto agli uomini bionici. Egli infatti è un giocatore completamente costruito in allenamento, basti pensare che non è mancino, bensì destrorso e adattato sin da piccolo a colpire la pallina con il braccio sinistro per rendere i suoi colpi più insidiosi per la maggior parte degli avversari (guardare il suo dritto ad incrociare con rotazione per credere: trova angoli irraggiungibili per il rovescio di un destrorso).
Questo ragazzo partito da Maiorca, comincia ad affermarsi sulla terra rossa, dove le sua caratteristiche principali, corsa e risposta da fondo campo, si esaltano. Vince il primo torneo a Barletta, il Challenger che gli ha fatto da trampolino di lancio per il circuito ATP, e si comincia a parlare di questo giocatore che sembra prenderle tutte. Quando lo vedi la prima volta sui grandi tornei in terra rossa capisci che è imbattibile su questa superficie: per fare un punto vero hai bisogno di cinque colpi che sarebbero decisivi contro qualsiasi avversario.
Capisci così quale sia la più grande difficoltà nell'incontrarlo: quando pensi di aver fatto il punto lui ti respinge la palla nel tuo campo, solo che in quel momento tu sei già con la testa allo scambio successivo e il punto lo fa lui. Lo stesso Federer ieri è cascato più volte in questo errore!
A vederlo negli anni precedenti sarebbe stato impensabile una sua vittoria a Wimbledon, bisogna dare atto a questo ragazzo che con l'allenamento è riuscito a migliorare incredibilmente il suo gioco: non è più un pallettaro da fondocampo, ora riesce a colpire anche quando va a rete, nascondendo i suoi colpi fino all'ultimo istante.

Dall'altra parte il buon Roger è rimasto cristallizzato nella bellezza e nella classe del suo tennis. Ha mostrato addirittura una certa involuzione tecnico-tattica negli ultimi anni e confermato sempre più una fragilità psicologica per la quale rimane sì un campione, ma non il più forte di tutti i tempi come sentenziato da Nadal in sede di premiazione ieri sera.

Proprio la premiazione è stata la ciliegina sulla torta del match di ieri sera. I due campioni hanno messo in mostra una sportività e un rispetto che non ha eguali. L'eleganza di Federer nella sconfitta dovrebbe essere uno spot che i bambini delle scuole calcio dovrebbero guardare ogni giorno prima di un allenamento. Allo stesso modo andrebbe mostrato il grande rispetto che Nadal ha dedicato allo sconfitto per insegnare ai ragazzini cosa vuol dire "saper vincere".

6 commenti:

duni ha detto...

http://duniduni.blogspot.com/2008/07/da-barletta-wimbledon.html

io e puma abbiamo seguito la finale in diretta sentendoci su msn, mentre venivo eliminato da un j4 contro aq suited..
una serata di merda per la ratio del poker
la partita di tennis più bella degli ultimi 15 anni.

Unknown ha detto...

Katenacciari, abbiamo il campo prenotato per domani all'olimpic ore 22 e gli avversari hanno fatot bidone.
Ce la fate a metter su una squadra?

marcolinho ha detto...

aggiungerei ke non può vincere wimbledon uno con i pinocchietti

Julian Ross ha detto...

concordo con Marco :)
cmq una delle + belle partite di tutti e tempi, e se posso permettermi uno degli articoli + belli che si sono letti su queste pagine...
complimenti puma :)

Michele ha detto...

Ma non era "Dio e' morto, Marx e' morto etc."?

Anonimo ha detto...

I agree with many points. But in some areas, I feel we need to be more aggressive. Just my opinion. Love ya. wedding dresses. buy louboutin shoes.