sabato, luglio 26, 2008

vadruccio, campo due orar[gooooooooool]

Quel gol recuperato dalla zona Cesarini-Terim vale una stagione.
Forse non tutti i Katenacciari sapevano che il pareggio recuperato in extremis da uno splendido colpo di testa di uno splendido lucano ci ha permesso di chiudere la stagione con un bilancio positivo.
Certo, dai pettirossi era lecito attendersi qualcosa di più che salvarsi all'ultimo con le statistiche, ma le avversarie si sono nettamente rinforzate e i nostri hanno avuto più di una vicissitudine, oltre ad essere sempre più vecchi, stressati e senza capelli dei ruspanti avversari.
L'evoluzione del network sta anche nella crescita delle compagini, e questo Rosafante versione remix ne è la prova: pur apparendo discontinui durante la partita, riuscivano a far paura quando cambiavano il passo (anche se Alessio ha passato troppo poco la palla) e quando allargavano molto il fronte del gioco.
I pettirossi, privi di Mimì e con Duni e Max in lento ma progressivo recupero, hanno risposto con caparbietà ma senza offrire un gioco particolarmente convincente. Il 5-5 è risultato giusto: nessuna delle due squadre meritava di perdere.

Cruz 6,5: ancora una volta grazie per aver difeso i pali (comincio a pensare che non abbiamo avuto un portiere migliore di lui nelle uscite sulle palle inattive). In una sorta di legge del contrappasso, appare insuperabile negli 1 vs 1 contro l'attaccante, quello stesso fondamentale che soffre tantissimo da punta, lo vede eccellente interprete dal portiere. Peccato per quel foro sul 5 pari, dovuto più che altro all'uscita (dovuta più che altro all'eccesso di generosità), ma va bene così.

Hisham 6: parte molto bene, anche perchè all'inizio il gioco del Rosafante appare piuttosto ripetitivo. Quando pero gli avversari iniziano a trovare più soluzioni sulla fascia, la Perla del Maghreb incontra più di una difficoltà, specie quando viene tagliato o quando è necessaria la diagonale. Ci vogliono anni di Mimì al fianco per imparare la disciplina tattica, ve lo dice uno che...

Duni 6: ...dopo aver interpretato il ruolo di Franco Baresi di Mungivacca qualche giorno prima alla Cofit nella partita di Proforma, giocando da fermo e non sbagliando praticamente nulla (e qui sta tutta l'eredità del nostro centrale preferito, sempre più vicino alla corona di più bello), inizia a correre. "Costretto" nel suo ruolo tipico, quello di terzino, mostra la fine del declino fisico. Il paragone più calzante è con quei motorini Garelli che vendevano su Italia1 anni fa: ha bisogno di migliaia di chilometri per spiombarsi.

Max 6,5: interpreta con una prestazione convincente il ruolo nient'affatto facile di difensore centrale in una partita dove il Rosafante non disdegna il cambio di ritmo e le progressioni centrali. Difficilmente perde gli 1 contro 1, riesce anche a posizionarsi bene e gioca molto bene di squadra con Duni in alcune vicende scabrose. Considerando che anche lui è reduce da mesi non felici dal punto di vista fisico, c'è da stare allegri.

Puma 6: un regista di fine stagione, soffre oltre misura il pressing: quando è braccato, infatti, perde molta della sua lucidità e l'impostazione complessiva della squadra ne risente. Quando ha spazio o gli viene dettato il passaggio riesce invece a fare quello che più gli aggrada, ovvero imbeccare le punte e fare i tagli, tra l'altro rendendosi spesso pericoloso. Su un 8 vs 8 è sempre difficile fare entrambe le fasi, ma forse ha giocato un paio di passi in avanti di troppo, considerando la disposizione degli avversari.

Soda 6,5: encomiabile la sua duttilità tattica: legge la disposizione della squadra e si schiera dove è necessario. Giovedì lo abbiamo visto esterno di centrocampo a destra, e abbiamo visto spesso difendere meglio del terzino. Inoltre, lì davanti, è quello che la passa di più. Inoltre, a coronamento di una prestazione da operaio di lusso, un gol meraviglioso con un tiro a giro sotto l'incrocio dei pali. Bravo Soda, così ci piaci assai assai.

Marco 5,5: non è in grandissima giornata. La fortuna non lo aiuta (avrò contato non meno di 5 tiri nello specchio intercettati dagli avversari con varie parti del corpo), ma anche tatticamente sembra un pesce fuor d'acqua. Interpreta la partita da seconda punta e diventa un gemello del Lucano che però non riesce a segnare nè dialoga tanto con le punte. Non è una prestazione orribile, ma nemmeno sufficiente.

Lukano 7: come già detto in precedenza, il gol all'ultimo secondo vale oro non solo per il risultato di giornata, ma anche per le sorti della statistica Katenacciara stagionale. Per il resto si rischia di diventare banali e ridondanti. Corre come un disperato, tira, segna, lancia, dribbla. Forse driblla un po' troppo a questo giro, ma è anche vero che spesso non viene cercato quando è completamente solo. E domani la cena sociale è dedicata anche a lui e al suo motto: "Carne!" (che, i più maliziosi lo sapranno sicuramente, non è un invito a cibarsi)

2 commenti:

Julian Ross ha detto...

vivo per le tue pagelle ormai...

Michele ha detto...

Cari amici pettirossi, desideravamo comunicarvi la creazione del nuovo pappaportale, che in quanto portale supera l'antinomia blog-forum e proietta il Pappalettere all'interno di una dimensione nuova e trascendente.

L'indirizzo e': http://www.pappalettere.it/