giovedì, novembre 18, 2010

15 centimetri - Torneo di Storie, primo turno: Katenaccio - Paninomania by Pino 2-2

Esordio con luci ed ombre per il Katenaccio al Torneo di Storie. Dopo due tornei saltati a piè pari, i pettirossi hanno ricominciato il loro percorso con un pareggio per 2 a 2 contro Paninomania by Pino (per intenderci, "Ilpaneemmerdadellecasermette", tra i più buoni del barese).

La partita è stata sostanzialmente equilibrata, con gli avversari che hanno tenuto il pallino del gioco quasi ininterrottamente e i nostri che, però, sono forse stati più pericolosi nelle conclusioni.

Il primo tempo sarà ricordato per pochi spunti, in realtà. Il Katenaccio è lontano dall'agonismo tipico di un torneo mentre gli avversari sono più avanti con la preparazione e non disdegnano contrasti anche duri. Anche i cambi rallentano l'ambientamento alla gara. Siamo proprio noi, però, a passare in vantaggio con un gol di Marcolinho, pareggiato quasi subito.

Il secondo tempo è molto più bello ma è anche molto più sofferto per noi, schiacciati quasi sempre nella nostra metà campo. I contropiede riescono in poche circostanza ma sono spesso pericolosissimi. Il gol del nuovo vantaggio Katenaccio arriva però da palla inattiva: rimessa laterale di Pigi dalla sinistra e inzuccata ad incrociare di Cruz.

Gli avversari pervengono al pareggio a 5 minuti dalla fine in modo totalmente speculare. Rimessa laterale e gol di testa: Duni è un po' ingenuo, forse commette fallo ma si fa uccellare dall'avversario di pochi centimetri.

Nel finale, però, l'incredibile. Dopo una bomba di Marco ribattuta dal portiere, il Puma si presenta a una spanna dalla porta vuota. E calcia alle stelle. Non avremmo meritato la vittoria, consoliamoci così.

Giangi 6,5: eccellente tra i pali, specie quando può gettarsi da una parte all'altra. Provvidenziale e anche un po' culo nel secondo tempo, dopo un'azione che dura 3 minuti con 700 tiri in porta rimpallati su cosce e culi vari. Eccessivamente ottimista nel voler ripartire sempre dalla difesa: con gli avversari lenti dietro, bisognava dar palla lunga e pedalare.

Mimì 7: quasi irriconoscibile nel primo tempo, un misto di preoccupazione e muscoli freddi. Straripante nella ripresa: a ogni intervento migliora. Se la partita fosse durata due ore e mezza avrebbe segnato 7 gol.

Dario 6: sufficienza super-striminzita. Dietro fa il suo, ma è schiacciato quasi per tutta la partita. Avanti è quasi impalpabile, in una partita dove il suo strapotere fisico avrebbe potuto fare la differenza. Forse paga le rotazioni di ruolo, problema atavico di tutti i tornei.

Max 6: qualche incertezza nel primo tempo, lotta come può nella ripresa, contribuendo ai flipper testa-cosce-culi in cui la partita si avviluppa per larghi tratti. Un po' come per Dario, non riesce quasi mai a dare sostanza alla fase offensiva.

Duni 5,5: parte dalla panchina e al suo ingresso ci mette 5 minuti buoni per rendersi conto che il pallone va due volte più veloce del solito. Poi entra in partita e fa un secondo tempo bellissimo, nonostante la sua fascia sia molto trafficata. Butta tutto alle ortiche facendosi gabbare come un pivellino sul gol del due a due, che lo intristirà per tutta la sera e anche un po' ora, mentre vi scrive.

Puma 5,5: forse meriterebbe un 5 per quell'incredibile errore finale, ma sarebbe ingeneroso. In realtà non entra mai davvero in partita. Al centro la squadra soffre per tutta la partita, complice anche un baricentro complessivamente troppo basso. Cresce nel finale quando c'è da suonare la carica, ma quei maledetti 15 centimetri...

Cruz 6: se nelle amichevoli si può a malapena tollerare il suo girovagare per il campo senza un vero equilibrio tattico, al torneo ti potrebbe strappare la parolaccia, specie quando una sua posizione da centravanti puro potrebbe farci dilagare. Si impunta meno del solito, tutto sommato, e trova un bel gol, variabili che lo portano alla sufficienza piena.

PJ 6: partita di grande sacrificio per il Presidente, forse l'unico che prova a fare entrambe le fasi. Non è però decisivo, salvo che in un paio di giocate che sono crocevia dei nostri gol. Per il resto è spesso dominato fisicamente dagli avversari che potevano essere fatti fuori come birilli se si fosse giocato in velocità e di prima.

Marco 6,5: segna, gioca complessivamente meno palloni di quelli che avrebbe potuto, spesso si incaponisce troppo al tiro, altrettanto spesso si trova il pallone tra i piedi (e tira ancora una volta, e una ancora), ma la sua prestazione è comunque più che positiva. Più utile se fosse venuto incontro al pallone e ai terzini.

Gol
Fatti: Marcolinho 1, Cruz 1.
Subiti: Giangi 2.

Ammoniti: Cruz.

3 commenti:

Giangi ha detto...

Lo diceva anche al Pacino che i centimetri fanno la differenza fra la vittoria e la sconfitta :D
Ieri secondo me abbiamo pagato la lunga mancanza da tornei di questo tipo,io per primo nn ero abituato a lanciare lungo.Penso sia una lezione utile per il futuro.E cmq concordo nel dare a mimì la palma del migliore in campo,nel secondo tempo era un muro!

Chilavert ha detto...

però Dino tu wè mazzat. Uno lancia lungo e deve passare ai difensori, passa ai difensori e deve lanciare lungo. Dimm tu checcazz' avafà :D

duni ha detto...

Bè, Chila, chiedi agli altri se la pensano come me :)