venerdì, settembre 10, 2010

tutto fumo - Katenaccio-Pappalettere 2-2

Il Katenaccio chiude la settimana senza successi. Pur meritando tranquillamente la doppietta, chiudiamo con soli 4 gol all'attivo e un pareggio frutto di un dominio costante ma del tutto sterile. Non solo non vinciamo, ma rischiamo anche di perdere con strascico finale di polemiche per un rigore che il Pappa chiede e che non ottiene.

(da oggi, farò le pagelle corte, stile giornali seri.)

Chila 6: si presenta in condizioni fisiche approssimative, si fa male al primo contrasto serio. Gioca col ghiaccio alla caviglia per mezzora e, a parte qualche incertezza, si comporta bene. Eroe.

Dario 6: torna dal Portogallo e le sue gambe sono ancora prese dal fado. Meno esplosivo di altre volte e meno diligente in difesa, recupera una sufficienza piena con il gol del 2 a 2 che ci salva da un'assurda sconfitta.

Mimì 6: fa mezzo autogol e un altro paio di idiozie. Nella seconda parte di gara, però, salva la nostra difesa invasa dai turchi mentre i terzini spingono come i pazzi. Tra il 5 della prima parte e il 7 della seconda, il 6 d'ufficio ci può stare.

Duni 6: il più continuo lì dietro, ma forse anche il più timido. Cresce in personalità nel corso della partita. Soffre un po' l'assenza di aiuto sulla fascia. Secondo Trizio, meritava non meno di 6,5. Dove si è mai visto un pagellista così...

Puma 6: la sua trasformazione in Perrotta di Picone ieri è stata un po' fuori luogo. Gli avversari amano lanciare lungo e tagliare verso il centro, lui viene spesso saltato. Quando è dietro la linea della palla (troppo poco spesso) è decisamente meglio. Tanta quantità in attacco, ma poco decisiva.

Costa 6: gioca da fermo, ma i piedi sono dolcissimi. Parte largo a sinistra ma non entra nella partita. Al centro va decisamente meglio, ma fa fatica ad entrare nella manovra. In parte su ritmi più blandi appare potenzialmente devastante. Non butta un pallone, ma ne riesce a giocare troppo pochi.

Diego 6: anche lui soffre l'agonismo di una partita storicamente dura. Quando perde palla è notte fonda, non insegue più l'avversario. A volte la perde semplicemente per la mollezza nei contrasti. Quando ha la palla tra i piedi fa cose buone. Ma deve diventare un Katenacciaro doc e per farlo deve arrabbiarsi.

Cruz 5,5: timidi passi in avanti. O meno passi indietro, che dir si voglia. Quando alza la testa è un'altra musica. Quando non lo fa, cioè quasi sempre, rimaniamo con la squadra superallungata e i terzini che devono fare i chilometri a vuoto. Nella disgrazia, segna sempre.

Gol
Segnati: Cruz 1, Dario 1.
Subiti: Chilavert 2.

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